Un’esperta spiega che il rimedio per recuperare l’equilibrio psicologico dopo questa brutta annata segnata dallo stress da pandemia di Coronavirus non è buttarsi sullo shopping, ma è un altro ed è molto più salutare.
Molti di voi in quest’ultimo periodo staranno certamente ripensando alle tante cose, alle abitudini che davamo per scontate fino al febbraio scorso. E anche solo il pensiero di ciò che è stato ci mette ansia. Anche per questo c’è stato un boom della meditazione.
Poiché il vaccino tanto atteso sembra essere vicino, possiamo davvero tornare a fare progetti per il futuro, oltre le mura di casa.
Durante questa pandemia si è parlato di guerra, usando un termine forse improprio perché questa strana situazione dovrebbe invece favorire valori come la solidarietà. E’ innegabile comunque che per alcuni la pandemia di Covid-19 sia stata l’evento storico più traumatico che ha avuto conseguenze economiche, fisiche e psicologiche.
Mentre in Occidente stiamo affrontando la seconda ondata fatichiamo a immaginarci un dopo, in Cina, invece, dove l’incubo pandemia è iniziato ma anche finito prima ora si sta vivendo un periodo di revenge shopping (vendetta di shopping). Alcuni negozi hanno registrato numeri di incassi assurdi dopo il periodo di lockdown.
Secondo Nadia Olivero, docente di psicologia dei consumi all’Università di Milano Bicocca, questo tipo di corsa agli acquisti è una reazione a un periodo di astinenza forzata. La nostra emotività ci spinge a prenderci quel che ci è stato negato, ha spiegato all’Agi.
In Italia, invece, dove si è ravvisato un aumento della povertà, l’isolamento ci ha portati, sempre secondo l’esperta, a preferire, al consumismo sfrenato, valori legati alla cura di sé.
Pare inoltre che lo stress sia tornato ai livelli di marzo, quindi qualunque azione che possa migliorare il nostro equilibrio e benessere psicologico è bene accetta. Viaggiare potrebbe essere una delle esperienze migliori, si legge su The Vision, in un pezzo al quale ha collaborato Club Mediterranée.
Secondo alcune ricerche recenti, parlando di soddisfazioni per gli acquisti fatti, è emerso che le persone se devono rappresentare se stesse tendono a pensare alle esperienze e non ai beni posseduti. E ancora, è scientificamente dimostrato che gli effetti benefici per un viaggio iniziano già nel momento in cui si ha l’internzione di farlo. L’attesa di un viaggio aumenta il senso di felicità.
Quindi dedicarci un momento di stacco, di pausa, potrebbe aiutare a trovare nuovi suggerimenti per superare determinati ostacoli grazie all’adozione di un nuovo punto di vista.
Inoltre sognare o progettare una vacanza ci aiuta a liberarci dallo stress e darci un obiettivo. Il bonus vacanze istituito per promuovere il turismo nel nostro Paese ha cercato di ovviare al drastico calo degli introiti in questo settore.
Insomma, viaggiare non risolverà tutti i problemi, ma sembra essere un ottimo toccasana per la mente.
Unimamme, voi avete progettato qualche bel viaggetto per quando sarà possibile farlo? Dove andreste?
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