Sul parto si leggono tantissime notizie, ecco che abbiamo raccolto 10 curiosità che una mamma deve sapere per forza.
Sono tantissimi i libri dedicati al parto naturale e cesareo. Ognuno di questi ha un proprio punto di vista sull’argomento, fornendo diversi consigli alle mamme che sono in attesa di accogliere il nuovo arrivato.
Consigli che facilmente si possono ricavare anche da amici e parenti, tutti pronti a raccontare le proprie esperienze.
Inoltre poi c’è anche la possibilità di parlare con il proprio medico e farsi consigliare su come affrontare il parto e soprattutto che cosa accadrà quel giorno.
In un articolo passato si è parlato di un argomento simile, facendo riferimento al parto cesareo e in particolar modo su come affrontarlo.
Tuttavia sul parto naturale ci sono una serie di curiosità che molte mamme ancora non conoscono e che forse prima di arrivare al giorno tanto desiderato è bene che inizino a farci un pò la mano.
Parto: ecco 10 curiosità che una mamma deve conoscere
Il momento del travaglio è davvero indimenticabile per ogni mamma sia perché sancisce un legame per sempre sia perché intorno all’argomento girano una serie di leggende che più che aiutare le donne in attesa le terrorizzano ancora di più.
Ecco allora che è bene fare chiarezza su determinati temi, in modo tale da arrivare preparate al fatidico momento senza troppe paure e attese.
Le curiosità più diffuse sono:
- Misure di dilatazione. Nel momento del travaglio non esiste quel fenomeno denominato conosciuto come “dilatazione di 5 dita”, questa si misura con una o due dita. A partire da questa iniziano ad essere prese in considerazione i centimentri, fino ad arrivare ai 10 cm.
- Tempi di dilatazione. In ostetricia si dice che “non esiste una donna che non dilati”, ma ovviamente ognuna da questo punto di vista ha i propri tempi che devono essere rispettati.
- Non è vero che l’utero presenta scarsa ossigenazione. In realtà al suo interno circola la SaO2, tranne che in alcune circostanze specifiche.
- Ma cosa si dilata in realtà? La maggior parte delle persone pensa che a dilatarsi sia la vagina, ma si tratta di un errore grossolano. Ciò che si ingrandisce è il collo dell’utero dal quale deve necessariamente passare il bambino. Infatti il tessuto del canale vaginale è estremamente elastico, tanto che al momento della nascita si “stira” per poi tornare ad avere la stessa forma di un tempo.
- Che cosa si intende per “parto asciutto?”. Quando le membrane della futura mamma si rompono, il bambino continua a produrre liquido amniotico attraverso l’urina. Inoltre l’ubicazione della sua testolina funge da tappo, chiudendo così temporaneamente il collo dell’utero. Questo consente al bambino di essere immerso sempre nel liquido amniotico.
- Bere liquido amniotico o inghiottire meconio rappresenta un rischio per il bebè? Ciò di per sé non rappresenta un rischio, ma indica che vi è un’insofferenza fetale e di conseguenza la sua aspirazione durante il parto indica la necessità di trattarlo tempestivamente.
- È il feto che decide quando arrivare. Insomma è proprio vero è il bambino a decidere quando nascere. Ciò generalmente si innesca nel momento in cui l’ultimo organo giunge a maturazione (il polmone), espellendo una sostanza nel liquido amnotico. Questo provoca una reazione da parte della donna, quindi se il bambino non arriva significa che ancora non è pronto al di là della sua età gestazionale.
- “È nato cianotico perché è arrivato in ritardo”. Si tratta di una leggenda metropolitana, perché in realtà tutti i neonati vengono al mondo presentando questa colorazione in misura maggiore o minore.
- Tutti i bambini dopo il parto, sempre in diverse modalità, si mostrano con il cosiddetto ittero fisiologico. Si tratta del colore giallastro della pelle e degli occhi che sparisce nel momento in cui il fegato inizia a metabolizzare la bilirubina, dando modo al colore di normalizzarsi.
- Il test di Apgar. Consiste in un punteggio che viene assegnato al neonato. Sono delle misurazioni che vengono eseguite durante il contatto pelle a pelle con la madre. Il primo punteggio viene assegnato dopo un minuto di vita, mentre il secondo (che riflette le condizioni di vita del bambino) dopo cinque minuti. Un punteggio sopra al 7 è considerato ottimo.
- Di solito il cordone ombelicale viene tagliato prima che il bambino venga consegnato tra le braccia della mamma. Molti studi però confermano che il taglio debba avvenire nel momento in cui siano cessate le pulsazioni.
E voi unimamme eravate a conoscenza di queste 10 curiosità?