Prima identificazione del virus Sars Cov-2 in una parte del corpo in cui non era mai stato trovato prima: nelle lacrime di un bambino. Un nuovo studio sul Covid 19.
Unimamme, proseguono nel mondo le ricerche riguardanti il Covid-19, mentre ormai è arrivato il vaccino che ci farà tirare un primo respiro di sollievo.
Conoscere a fondo il nostro “nemico” è fondamentale per poterlo sconfiggere.
Ora, il Policlinico di Milano, ha annunciato la pubblicazione di uno studio importante su questo tema su European Journal of Ophthalmology, eseguito da Marseglia, Quaranta e Fausto Baldanti, responsabile del Laboratorio di Virologia molecolare, anche Francesca Rovida, ricercatrice del Laboratorio di Virologia molecolare; Ivano Riva, Carlo Bruttini e Giovanni De Angelis, oculisti; Ilaria Brambilla, pediatra, insieme alla fondazione Irccs.
Si tratta di un primo caso di identificazione di Sars-CoV 2 in un campione oculare di un paziente pediatrico.
Il piccolo era un paziente di 11 anni giunto presso la clinica pediatrica del San Matteo perché aveva avuto contatti prolungati e stretti con un membro della famiglia affetto da Covid-19.
Proprio a proposito del contagio in casa vi avevamo dato alcune informazioni riguardo alla pulizia.
A ogni modo, ecco che cosa ha detto Gianluigi Marseglia, direttore della pediatria del San Matteo “a prima visita il paziente era asintomatico, non aveva tosse, febbre, stanchezza, mal di gola o diarrea, e non era presente alcun segno di infezione del tratto respiratorio“.
Successivamente, le analisi del sangue del bimbo hanno mostrato un leggero aumento dei valori di transaminasi. L’esame ecografico del polmone aveva dimostrato una lieve irregolarità pleurica, associata a interstiziopatia di grado lieve.
Quando gli hanno fatto il tampone hanno scoperto che il bimbo aveva il Covid-19.
Il piccolo è stato tenuto in osservazione e qualche giorno dopo ha iniziato ad avere sintomi oculari lievi come bruciore e lacrimazione.
Non gli sono state trovate tracce di congiuntivite o cheratite, così è stata effettuata una valutazione oftalmologica.
Anche il tampone congiuntivale è risultato essere positivo al Covid – 19.
“L’identificazione di Sars-CoV-2 in un campione oculare di un paziente pediatrico Covid-19 ha dimostrato che il virus potrebbe essere rilevato in campioni congiuntivali non solo negli adulti, ma anche nei bambini“ ha aggiunto Luciano Quaranta, direttore Uoc Oculistica.
Stando a una nota del San Matteo tra il 26 marzo e il 1 maggio sono stati considerati 8 casi ricorrendo anche al tampone congiuntivale per indicazione clinica Sars CoV 2 è stato poi rilevato in tutti i tamponi nasali, mentre solo uno congiuntivale è stato trovato positivo.
Ecco cosa dicono dal Policlinico: “le manifestazioni oculari nel paziente ricoverato in Pediatria sembrano essere più lievi che negli adulti“. I medici affermano questo a fronte di 27 pazienti pediatrici con infezioni da Covid-19 e manifestazioni oculari al momento del ricovero.
“ Nonostante la trasmissione attraverso le lacrime sia teoricamente possibile, non è ancora chiaro se questa possa essere considerata una via importante per la diffusione del Covid-19” concludono i dottori su Adnkronos.
Il paziente è stato dimesso 12 giorni dopo e posto in quarantena. A ogni modo vi ricordiamo quali siano i sintomi più comuni di Covid nei bambini.
Unimamme, cosa ne pensate di questa scoperta?
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