Le donne in stato interessante possono accusare un aumento della frequenza cardiaca. La tachicardia in gravidanza può portare dei disagi piuttosto gravi. Scopriamone le cause.
Molte future mamme possono avvertire un aumento della frequenza dei battiti cardiaci, circostanza che deve essere diagnosticata in tempo e, soprattutto, curata. La tachicardia può verificarsi anche nei primi mesi e si tratta di una condizione fisiologica dal momento che il nostro organismo deve abituarsi alla nuova situazione.
Tachicardia in gravidanza e i cambiamenti del corpo
In particolare, il cuore di una donna in stato interessante è costretto ad un pompaggio più rapido e maggiore di sangue per riuscire a dare al feto l’ossigeno necessario per plasmarsi e crescere bene. Va da sé che, all’inizio della gravidanza, si avvertirà una tachicardia più lieve, mentre nell’ultimo periodo sarà più forte. Ma quand’è che si parla di tachicardia in gravidanza? Quando il cuore compie oltre cento battiti, a causa dell’aumento della frequenza cardiaca.
Solitamente accade che, durante la gestazione, il cuore della gestante aumenti il numero dei battiti al minuto mantenendo, però, un ritmo costante. Di conseguenza, tra i vari sintomi, il più evidente sono le palpitazioni. In particolare, la gestante percepisce un battito cardiaco più accelerato e forti pulsazioni all’altezza del cuore. Tra gli altri sintomi, poi, ci sono spossatezza e stanchezza generalizzate, ansia e stati di agitazione come anche vertigini e gonfiore a gambe e piedi. Tuttavia, può anche accadere che non si avverti nessun di questi sintomi.
Come abbiamo detto all’inizio, la donna incinta, al principio della gravidanza, richiede più ossigeno, producendo una maggiore quantità di sangue. Cambiamento questo che può portare, appunto, alla tachicardia e che può peggiorare durante gli ultimi mesi di gravidanza. In questo caso, infatti, la gestante potrà soffrire più facilmente di tachicardia a causa dell’aumento del peso.
Oltre che dalla gravidanza, questa condizione clinica può essere causata anche da problemi di natura patologica. Per fare un esempio, l’ansia per il parto incombente e i vari cambiamenti che riguardano la propria vita possono portare ad un aumento dei battiti del cuore. A proposito, lo sapevate che esiste anche l’ansia post parto?
Un’altra delle cause patologiche della tachicardia in gravidanza è anche l’ipotensione, la pressione troppo bassa delle nostre arterie. In questo caso, durante i primi mesi di gravidanza, la tachicardia si manifesterà con delle palpitazioni momentanee che, di solito, si risolvono verso la fine del secondo trimestre. Da questo momento, infatti, la pressione bassa tenderà a ritornare alla normalità.
Va precisato, però, che quando la tachicardia in gravidanza diventa più grave è fondamentale l’intervento del medico, perché potrebbe essere sintomo di un problema insito alla gravidanza, di un’emorragia interna, di un distacco della placenta come anche della rottura del sacco uterino o, infine, di una gravidanza extrauterina. A tal proposito, scopriamo insieme qual è la relazione tra gravidanza extrauterina e psicofarmaci.
Va detto, che nella stragrande maggioranza dei casi la tachicardia non richiede alcun intervento, in altre parole, andrà via da sola. Ovviamente, dovrà essere sempre il medico ad indicare il trattamento più adeguato per il proprio tipo di problema.
E voi unimamme, conoscevate le cause della tachicardia? Ne avete mai sofferto?