Il 3 gennaio si festeggia l’onomastico di chi si chiama Genoveffa. Scopriamo l’origine del nome e la storia della santa ricordata oggi.
Il nome, diffuso soprattutto in Campania, deriva dal celtico e significa “dalle bianche guance”, ma si presta anche ad un’altra interpretazione. Alcuni fanno derivare il nome dalla cultura tedesca e sarebbe composto da Geno, “stirpe”, e da Wifa, “donna/moglie”, con il significato di “donna/moglie di stirpe (nobile)”.
Chi porta questo nome è una donna ostinata, ambiziosa e molto ammirata.
Varianti del nome:
I simboli associati al nome sono:
Per quanto riguarda il santo, il 3 gennaio si festeggia Santa Geneviève (Genoveffa in italiano) Vergine, che nasce a Nanterre, vicino Parigi, intorno al 422 da una famiglia ricca.
A soli 15 anni, dopo la morte dei suoi genitori, si consacra a Dio, entrando a far parte di un gruppo di vergini che, pur indossando diverso dalle altre donne, non vivono in convento, ma nelle loro case, dedicandosi ad opere di carità e penitenze.
Dedica tutta la sua vita all’ascesi, alle penitenze, alle preghiere: mangia solo due volte la settimana, il giovedì e la domenica, un pezzo di pane d’orzo e delle fave bollite. Riesce a mantenere questo regime alimentare dall’età di quindici anni fino ai cinquanta quando, ormai deperita, si lascia convincere dai sacerdoti ad aggiungere alla sua dieta latte e pesce.
Nel 451 mentre Parigi è minacciata dagli Unni di Attila, Genoveffa convince i parigini a non abbandonare la città ma a pregare, confidando nella protezione del cielo. Non tutti però sono d’accordo al punto che rischia di essere linciata. Ma alla fine i parigini la seguono e Parigi viene risparmiata.
Successivamente Parigi, attaccata dal re dei Franchi e conquistata, affronta la piaga della carestia, per superare la quale Genoveffa si procura il grano presso i contadini, distribuendolo poi generosamente ai parigini.
Riesce poi a sfruttare la sua amicizia con i Re dell’epoca per ottenere la grazia per numerosi prigionieri politici.
Genoveffa muore nel 502, a quasi 90 anni, il 3 gennaio, data che fu poi dedicata alla sua festa. Sulla sua tomba viene eretto un oratorio di legno, sul quale venne successivamente eretta la celebre Abbazia di Santa Geneviève, trasformata poi in basilica da re Luigi XV. Nella stessa chiesa, accanto a lei viene seppellito il Re Clodoveo, suo amico, e molto più tardi anche la regina.
La tomba rimase protetta anche durante l’inondazione di Parigi dell’822.
Oggi Genoveffa è patrona di Parigi.
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