Si può nascere in 12 minuti? Si, è successo nella notte tra l’1 e il 2 gennaio e a far nascere il bambino c’ha pensato il papà, con l’aiuto di un’App. L’incredibile storia a lieto fine di un parto in casa che viene da Bologna.
Vi abbiamo raccontato da poco il salvataggio di un bambino di 2 anni che ha rischiato di morire soffocato a causa di un pezzetto di mozzarella e salvato da un infermiere in remoto che ha spiegato al papà come fare la rianimazione. Si perché se non c’è il tempo di intervenire fortunatamente la tecnologia si mette al nostro servizio.
La stessa cosa è avvenuta per la nascita di un bambino, ecco la storia.
Capita spesso che quando una donna inizia il travaglio, ossia percepisce i primi sintomi , e si reca in ospedale, venga poi rimandata a casa, perché magari il parto non è aperto, le contrazioni sono ancora irregolari o si sono poi fermate. Ed è ciò che è successo ad una mamma, Alessandra Basile, che alle 21 dell’1 gennaio si è recata con il marito al policlinico di Modena e alle 22 è stata rimandata a casa. E’ ciò che racconta il marito, Matteo Franciosi, a Il Resto del Carlino.
Il racconto prosegue con la coppia che tornata a casa va a dormire. La donna però all’1 di notte si sveglia per i dolori e per la rottura delle acque. A quel punto il marito chiama il 118 e un’infermiera, Elisa Nava, si accorge che il parto è imminente e decide di aiutare il papà a far nascere il bambino, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza.
Per farlo però gli suggerisce di utilizzare un’App, che consente di fare videochiamate: FlagMii.
La stessa App che ha permesso di salvare la vita al bambino di 2 anni.
L’infermiera invia il link dell’App al papà, riuscendo così a seguirlo passo passo.
“attimi di tensione ma anche di gioia per il nostro bambino che stava nascendo” racconta il papà descrivendo il momento clou del parto, la nascita del figlio, avvenuto dopo 12 minuti dall’inizio della videochiamata.
“Dodici minuti molto intensi conclusi con un meraviglioso pianto del bimbo, estremamente emozionante e liberatorio” ha raccontato invece Elisa Nava, l’operatrice del 118.
Il bambino, Alex, è nato di 2,9 kili e sta bene. E’ poi sopraggiunta l’ambulanza che ha portata mamma e figlio all’ospedale Maggiore di Bologna.
Il papà ha voluto raccontare la storia anche per rintracciare l’infermiera che li ha aiutati e ringraziarla. E così è stato.
Elisa, che non è ostetrica ma infermiera, è stata comunque bravissima sia nell’aiutare questa coppia sia nello sfruttare questa preziosa App che può davvero aiutare.
Cosa aggiungere unimamme? Auguri ai neogenitori e benvenuto Alex!
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