La gravidanza isterica viene anche chiamata “finta gravidanza” e si tratta di una condizione molto particolare che vivono diverse donne.
Nella gravidanza isterica, tutto lascerebbe credere che la donna sia incinta. Ma questa eventualità viene smentita dal test di gravidanza e dalle visite specialistiche. Ma allora cosa accade nel corpo della donna? Vediamo come e perché si soffre di questo disturbo e cerchiamo di capire come si affronta questo problema.
La gravidanza isterica avviene quando la donna, per mesi o addirittura per anni, è convinta di aspettare un bambino, ma i test clinici e diagnostici smentiscono questa convinzione.
La finta gravidanza o “pseudociesi”, come viene anche chiamata in gergo tecnico, è un disturbo psicosomatico o somatoforme, ovvero una patologia che coinvolge sia la sfera psicologica che fisica della paziente.
Succede, infatti, che quando si soffre di disturbi psicologici o di un forte stato depressivo, il corpo possa iniziare a mandare dei segnali, attraverso i neurotrasmettitori, che possano essere collegati ad una presunta gravidanza.
I sintomi che sono stati riscontrati nelle donne che hanno sofferto di questa patologia sono:
Tutto questo, ovviamente, farebbe pensare ad una gravidanza, che in realtà non c’è. Nelle donne affette da questo tipo di disturbo, l’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio viene alterato e i cambiamenti fisici sono dovuti ad una produzione eccessiva di ormoni quali la serotonina e altri ormoni riproduttivi.
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La gravidanza isterica è, come abbiamo detto, un disturbo che parte dalla sfera psicologica ma che interessa anche quella neuroendocrina. In pratica, la mente si convince di essere incinta e il corpo risponde alla finzione mandando dei segnali riconducibili a una gravidanza.
I motivi alla base di questo disturbo possono essere diversi:
La donna si sottoporrà innanzitutto ad una visita ginecologica, durante la quale verrà escluso che ci sia una gravidanza in corso sia a livello fisico che con test diagnostici come l’ecografia addominale e il test di gravidanza.
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Essendo una malattia principalmente mentale, la gravidanza isterica va trattata a livello psichiatrico. Anche perché i sintomi che presentano queste donne sono molto variabili e anche le alterazioni fisiche ed ormonali possono essere diverse.
I sintomi specifici come il gonfiore addominale possono essere trattati con medicinali, ma il più delle volte non c’è bisogno di ricorrere ad alcuna cura farmacologica.
Innanzitutto, quindi, esclusa l’ipotesi della gravidanza, la donna dovrà vedere uno specialista per capire la fonte di questo disturbo. Il medico dovrà aiutarla ad accettare l’idea che non sia incinta, o che non possa avere figli, ma anche l’idea che abbia un disturbo di tipo psicologico.
E’ necessario, quindi, che la donna sia indirizzata da uno specialista di malattie psichiatriche, che la aiuti a comprendere cosa l’ha portata a questa condizione. Bisogna anche capire se questo disturbo è associato ad altri disturbi psichiatrici come depressione, psicosi o ipomania, che possono essere molto pericolosi.
Anche il supporto familiare e sociale è fondamentale: creare una rete di sostegno e comprensione attorno alla donna può aiutarla a sentirsi meno sola e a combattere i suoi disturbi mentali.
Ci sono, però, alcuni casi più rari in cui la gravidanza isterica nasce da una vera e propria gravidanza, che però si trasforma nelle prime settimane in un aborto spontaneo.
Qualche lieve cambiamento nel corpo della donna, che non sempre viene notato se non si sta cercando di rimanere incinta, può portare ai sintomi comuni come gli sbalzi di umore, il ritardo o l’irregolarità del ciclo mestruale, nausea, gonfiore addominale e del seno.
Ma, anche quando ritorna il ciclo, la donna rimane convinta di essere incinta e si può innescare quel meccanismo psicologico della gravidanza isterica.
Anche in questo caso, la donna ha bisogno innanzitutto di una visita dal ginecologo, che accerti che non è in stato interessante, ma anche del supporto di uno specialista, che la aiuti a superare il trauma dell’aborto e ad uscire da questo disturbo psicologico.
Ci sono poi dei casi rari in cui le alterazioni ormonali dovute allo stato emotivo della paziente potrebbero dare esiti falsi positivi al test di gravidanza. In questi casi, va innanzitutto esclusa la gravidanza attraverso la visita medica e l’ecografia, poi va affrontato il disturbo a livello emotivo e psicologico.
Il fatto che questa patologia riguardi la sfera psicologica potrebbe far pensare che sia una scoperta relativamente recente. In realtà la gravidanza isterica venne affrontata già nel 300 a.C. da Ippocrate, poi anche nel Medioevo ci sono testimonianze in merito.
Secondo le ricostruzioni storiche, pare che anche Mary Tudor, vissuta nel 1500 e detta Bloody Mary (Maria la sanguinaria), ne soffrisse.
Infine, nel ‘900 questa patologia venne meglio definita dal dottor Freud e poi da uno studioso inglese che nel 1923 coniò il termine “pseudociesi”, che unisce le parole greche “pseudes” (falsa) e “kyesis” (gravidanza).
Oggi questo tipo di disturbo si riscontra molto di più nei paesi in cui la maternità è ancora vista come dovere e anzi è vista come lo scopo naturale e scontato della vita di una donna. In questi paesi la pressione sociale e morale diventa enorme per le donne che non riescono ad avere subito un bambino, complice anche la disinformazione e le scarse cure ginecologiche che possono esserci nei paesi più poveri.
Nei paesi più sviluppati e progrediti, grazie anche alla diffusione dei test rapidi di gravidanza, ormai alla portata di tutti, è ormai molto meno diffuso come disturbo.
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