Lo studio della Fondazione Stella Maris ha indagato sull’aumento dei disturbi di natura psichiatrica nei bambini delle diverse fasce di età.
Dai disturbi del sonno e quelli ossessivo-compulsivi, lo studio italiano del reparto della Neuropsichiatria Infantile della Fondazione Stella Maris di Pisa, ha voluto verificare se la pandemia avesse provocato dei peggioramenti sui bambini già affetti da malattie neurologiche e psichiatriche. Ne è emerso che nei bambini in età prescolare si è avuto un aumento dei disturbi di ansia, in quelli tra i 6 e i 18 anni il Covid e il lockdown hanno provocato un aumento dei diturbi ossessivo-compulsivi.
I risultati dello studio sui disturbi dei bambini
Il campione preso in oggetto dallo studio riguarda 700 bambini che erano già stati visitati nella struttura toscana nei sei mesi precedenti al lockdown. Ai genitori di questi bimbi è stato sottoposto un questionario chiamato CBCL (Child Behaviour Checklist), utilizzato proprio per questo tipo di ricerche. Le domande del questionario vertono sui comportamenti dei bambini e, confrontandoli con le condizioni del periodo precedente, hanno dimostrato che il lockdown e la pandemia hanno portato dei peggioramenti in questi piccoli pazienti.
- Nella fascia prescolare dai 18 mesi ai 5 anni, i bambini hanno sofferto di disturbi di ansia e forme di somatizzazione come disturbi del sonno
- Nella fascia dai 6 ai 18 anni hanno risentito maggiormente di disturbi post traumatici, ossessivo-compulsivi e di pensiero.
Lo studio ha anche indagato sulla incidenza dei problemi economici sulle patologie e ha riscontrato che anche la condizione economica e dunque il benessere familiare hanno influito sulla salute dei bambini.
LEGGI ANCHE: BAMBINI CON DISABILITÀ E LE CONSEGUENZE DELL’ISOLAMENTO: LO STUDIO SU 1500 FAMIGLIE
Il cambiamento della routine quotidiana per tanti mesi ha portato, oltre al peggioramento delle condizioni preesistenti, ad un cambiamento delle interazioni sociali e dei rapporti familiari: i bambini “assorbono” le emozioni e le sensazioni di stress dei genitori, che potrebbero non dedicare la stessa cura ed attenzione che dedicavano prima ai figli, presi dai problemi finanziari e dalle ansie per il futuro.
Questo si traduce nei bambini in
- regressioni
- temperamenti “difficili”
- ansia
- depressione
I bambini più grandi, che hanno dovuto modificare ancora di più le loro abitudini e che hanno una capacità di giudizio maggiore, sono quelli che hanno sviluppato più disturbi legati alla pandemia:
- disturbi ossessivo-compulsivi, in termini di ossessioni da contaminazione-pulizia e compulsioni di lavaggio
- difficoltà di apprendimento
- instabilità comportamentale e affettiva
- ansia
In conclusione, quindi, questo studio, che ha preso in oggetto i dati di uno studio cinese e li ha riferiti al campione italiano, ha dimostrato che la pandemia ha portato un peggioramento delle condizioni nei bambini già affetti da malattie neuropsichiatriche.
Uno studio importante che per la prima volta ha raccolto dei dati scientifici sui vari disturbi già individuati in età pediatrica e sui quali negli scorsi mesi era già stato lanciato qualche segnale di allarme.
Un motivo in più per concentrarci sul benessere psicologico dei più piccoli. Se è vero che i genitori hanno fatto sforzi incredibili per cercare di tenere lontano dai problemi e dalle preoccupazioni i bambini in questo anno appena passato di incertezza e instabilità, è anche vero che i bambini spesso assorbono gli stati d’animo delle persone che li circondano e possono manifestare il loro disagio in tante forme, soprattutto i bambini più piccoli che hanno difficoltà ad esprimere in modo chiaro le loro emozioni e a chiedere aiuto quando non riescono ad affrontarle.
Voi unimamme cosa ne pensate di questo studio e dei risultati che ha prodotto?