I ricercatori hanno fatto dei passi avanti sulla fertilità maschile, scoprendo in che modo gli spermatozoi non raggiungono l’ovocita.
Tantissimi sono gli studi sulla fertilità che si stanno svolgendo negli ultimi anni, soprattutto per quella femminile.
Infatti nel campo della fertilità relative alle donne, la scienza ha fatto dei grandi passi avanti proprio per capire come mai ad oggi in tante soffrono di infertilità.
Come si è già più volte scritto, le cause dipendono da diversi fattori, almeno per le donne: età avanzata, alimentazione scorretta, poco sport, consumo di alcol e droghe.
Di recente si è parlato di un argomento proprio relativo al ringiovamento delle ovaie, dal momento che sono sempre di più le donne che pensano ad una gravidanza ad un’età avanzata.
Al contrario, però, il mondo dell’infertilità maschile è ancora poco esplorato, nonostante i notevoli passi avanti fatti negli ultimi anni.
Un’ultima ricerca, infatti, ha scoperto quale sia il meccanismo attraverso il quale gli spermatozoi non raggiungano correttamente l’ovocita.
Scopriamo di cosa si tratta!
Fertilità maschile: ecco perché gli spermatozoi mancano l’ovocita
Il risultato della ricerca è stato pubblicato sulla rivista Science.
Il lavoro appartiene a Gaia Pigino dello Human Technopole di Milano, insieme ai ricercatori del Max Planck Institute di Dresda, l’Istituto Curie di Orsay e il Centro di ricerca e studi avanzati europei di Bonn.
Lo studio è stato portato a termine attraverso la crio-microscopia elettronica effettuata sui topi.
Ciò ha permesso di individuare un nuovo meccanismo molecolare grazie al quale gli spermatozoi mantengono la direzione nei loro spostamenti verso l’ovocita. Movimento che, se saltato, compromette la fertilità.
Si tratta, dunque, dell’aggiunta di un’amminoacido, la glicina, alla sequenza della proteina tubulina, componente fondamentale del flagello, che è la coda dello spermatozoo.
Senza tale modificazione, gli spermatozoi non sono in grado di regolare il battito del flagello con cui si muovono e quindi ad indirizzare il movimento che questo imprime loro.
La mutazione genetica che impedisce l’aggiunta della glicina alla tubulina fa in modo che gli spermatozoi si muovono circolarmente. Questo li porta a perdere l’orientamento e, quindi, a non riuscire a raggiungere l’ovocita e completare la fecondazione.
L’assenza di modificazioni della tubulina modifica la funzione motoria di ciglia e flagelli anche in altri tipi di cellule e potrebbe essere la causa anche di altre patologie umane associate al malfunzionamento del ciglio.
Ecco il commento della dottoressa Pigino riguardo all’argomento che si legge su Ansa: “Nel corpo umano le ciglia sono fondamentali e si trovano pressoché ovunque dai neuroni, alle cellule epiteliali di reni e polmoni, agli spermatozoi e ci permettono, tra le altre cose, di percepire l’ambiente che ci circonda”.
E voi unimamme eravate a conoscenza di questo studio?