Covid, quando potrà essere raggiunta l’immunità di gregge. Il parere degli esperti.
È in pieno svolgimento la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 in Italia. Dopo qualche rallentamento iniziale, le vaccinazioni sono progressivamente aumentate ogni giorno, tanto da portare l’Italia ai primi posti in Europa.
Con oltre 504.587 vaccinazioni alla data dell’8 gennaio, più della metà dei vaccini consegnati al nostro Paese da Pfizer, l’Italia è la prima in numero assoluto nell’Unione Europea, perfino davanti alla Germania. Mentre nella percentuale di vaccinati sulla popolazione residente è dietro solo alla Danimarca e all’Islanda. Il Regno Unito ha superato 1 milione e 200mila vaccinati, ma non fa più parte della UE. Ancora molto indietro, invece, è la Francia.
Al momento vengono vaccinati gli operatori sanitari e gli ospiti delle Rsa. Nei mesi successivi, secondo il calendario vaccinale, dopo le categorie a rischio e i lavoratori maggiormente esposti, sarà vaccinato tutto il resto della popolazione. In ogni caso, sarà uno sforzo titanico, che richiederà un grande impegno organizzativo e di disponibilità del personale sanitario. Per raggiungere la cosiddetta immunità di gregge o immunità di comunità, che fermerà la circolazione del virus tra la popolazione, secondo le stime dovranno essere vaccinati circa 40milioni di italiani. Un numero che non comprende i bambini e i ragazzi sotto i 16 anni di età, perché per i vaccini in età pediatrica è necessaria una sperimentazione diversa rispetto agli adulti, al momento in corso.
La domanda che tutti si fanno ora è: quando potrà essere raggiunta l’immunità di gregge? Gli esperti hanno provato a fare delle previsioni.
Prima, ricordiamo le FAQ di AIFA sul vaccino Comirnaty di Pfizer-Biontech.
Con l’avvio della campagna di vaccinazioni contro il Covid in Italia, la domanda che si sono fatti in molti è quando potrà essere raggiunta quell’immunità di gregge o di comunità che impedirà al Coronavirus di circolare, o ridurrà fortemente la sua presenza tra la popolazione, per poter tornare a fare una vita normale.
Per raggiungere l’immunità gregge dovrà essere vaccinata una parte importante della popolazione italiana. Si parla di diverse decine di milioni di cittadini, che avranno dovuto essere vaccinati con due dosi. Dunque tutti i numeri delle vaccinazioni vanno moltiplicati per due.
Fin dall’inizio si era parlato di circa 40 milioni di italiani. Lo scorso 7 gennaio, il commissario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, ha detto in conferenza stampa: “Per gli esperti l’immunità di gregge si raggiunge in Italia vaccinando 48 milioni di persone“, come riporta l’agenzia Dire.
Con l’accordo tra Ue e Pfizer per altre 300 milioni di dosi di vaccino e la recente approvazione dell’EMA del vaccino di Moderna, arriveranno in Italia nuove importanti forniture. Notizie che alimentano l’ottimismo e che forse potrebbero confermare la previsione di Arcuri di riuscire a raggiungere l’immunità di gregge entro fine estate. Come il commissario aveva anticipato un paio di settimane fa. Nei prossimi mesi, infatti, è atteso anche l’arrivo del vaccino Astra Zeneca.
Non tutti, però, sono d’accordo. A smorzare i facili entusiasmi ci pensa l’immunologa Antonella Viola, che intervenendo la sera dell’8 gennaio alla trasmissione 8 e mezzo, condotta su La7 la Lilli Gruber, a domanda diretta sulla possibilità di raggiungere l’immunità di gregge entro l’estate ha risposto: “No, assolutamente. Lo escludo“. L’immunologa ha sottolineato che al momento gli unici vaccini approvati in Europa sono quelli di Pfizer e Moderna e il numero di dosi disponibili non è sufficiente per ottenere l’immunità di gregge. Inoltre, e questo è molto importante, “è impensabile avere l’immunità di gregge senza vaccinare i bambini e i ragazzi… perché in questo momento non esiste un vaccino per i ragazzi sotto i 16 anni“.
Inoltre, ha aggiunto Viola, se nei prossimi mesi dovesse arrivare il vaccino AstraZeneca, la cui efficacia è al 62% (mentre quella di Pfizer e Moderna supera il 90%), allora sarà necessario vaccinare tante persone per arrivare al 70% di copertura vaccinale (più dunque dei 40/48 milioni).
Pertanto, la conclusione dell’immunologa è che “è esclusa la possibilità che si arrivi entro l’estate ma anche entro la fine dell’anno” all’immunità di gregge. Il cammino, dunque, è ancora molto lungo.
In un post su Facebook, l’immunologa Antonella Viola ha spiegato in modo più approfondito, con l’impiego di una formula matematica, come si raggiunge l’immunità di gregge, tenendo conto delle differenze di efficacia dei vaccini. Se un vaccino ha un’efficacia vicina al 100% e dà un’immunità a lungo termine, per raggiungere l’immunità di gregge sarà necessario vaccinare il 60–72% della popolazione. Se, invece, un vaccino ha un’efficacia del 62%, come quello di AstraZeneca, allora sarà necessario vaccinare almeno il 97% della popolazione.
Tenendo conto che al momento abbiamo disponibili solo i vaccini di Pfizer e Moderna, che hanno un’efficacia al 95%, se l’immunità fosse a lungo termine, si potrà raggiungere l’immunità di gregge, vaccinando il 70% degli italiani, ovvero circa 42 milioni di persone. In ogni caso, grazie al nuovo accordo di fornitura con Pfizer, in Italia potranno essere vaccinate 38 milioni di persone entro l’anno. Dunque, sebbene l’immunità di gregge non sarà raggiunta subito, comunque non entro l’estate, su un tempo più lungo ci si potrà arrivare.
Anche la senatrice Liliana Segre ha invitato i cittadini a vaccinarsi.
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