Influenza: il bollettino aggiornato dei contagi in Italia. Cosa bisogna sapere.
Continuano ad essere pochi i casi di influenza in Italia. Si conferma, infatti, l’andamento sotto la soglia base dei contagi che si osserva già da qualche settimana.
Sebbene i dati della rete di sorveglianza arrivino in ritardo e alcune Regioni non l’abbiano attivata, a causa dell’emergenza Covid che sta impiegando gran parte delle risorse sanitarie, generalmente la circolazione del virus influenzale in questa stagione 2020/2021 è molto bassa grazie in particolare all’uso delle mascherine e alle altre misure di prevenzione contro il Coronavirus. Le minori occasioni di contatto, con bar e ristoranti chiusi in gran parte d’Italia e nei giorni festivi, insieme alla chiusura delle scuole superiori, hanno limitato di molto i contagi.
Una situazione che è comune a molti Paesi e che era stata già anticipata la scorsa estate in Australia dove l’influenza stagionale era spartita (quando da loro era inverno).
A fine settembre, avevamo segnalato il primo caso di influenza registrato in Italia. Era stato contagiato un bambino di 9 mesi, con il ceppo di tipo A del virus influenzale. A parte questo caso isolato, nelle settimane successive e dall’inizio della sorveglianza a metà ottobre, i casi di influenza nel nostro Paese sono stati davvero pochi. Di seguito vi riportiamo i dati dell’ultimo bollettino aggiornato.
Influenza: il bollettino aggiornato dei contagi in Italia
Come abbiamo visto, quest’anno la stagione influenzale 2020/2021 è ufficialmente cominciata ad autunno inoltrato, più tardi rispetto alla consueta metà di ottobre. Questo, infatti, è il periodo in cui solitamente si verificano i primi casi e prende il via la sorveglianza epidemiologica e virologica, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), attraverso la rete Influnet.
L’ultimo bollettino settimanale di Influnet, aggiornato al 7 gennaio, riporta i dati dal 28 dicembre 2020 al 3 gennaio 2021, a cavallo tra anno nuovo e anno vecchio, riferiti alla 53^ settimana del 2020. Dai dati risulta che l’incidenza delle sindromi simil-influenzali in Italia si mantiene stabilmente sotto la soglia basale, con un valore pari a 1,4 casi per mille assistiti.
Nella scorsa stagione, invece, in questa stessa settimana il livello di incidenza era pari a 4,9 casi per mille assistiti. Molti di più, ma comunque in lieve calo dovuto alla chiusura delle scuole per le festività natalizie.
Nel periodo 28 dicembre – 3 gennaio, l’incidenza del virus influenzale sotto la soglia basale, oltre che a livello nazionale, è confermata anche in tutte le Regioni che hanno attivato la sorveglianza. Queste non includono la Calabria, la Campania, la Sardegna e le Province Autonome di Trento e Bolzano, dove la sorveglianza dell’influenza non è stata attivata a causa dell’emergenza Covid-19.
Nella 53^ settimana del 2020, i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 85.000, per un totale di circa 1.313.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. Si legge nel bollettino Influnet del 7 gennaio.
L’incidenza delle sindromi simil-influenzali dal 28 dicembre al 3 gennaio, abbiamo detto, è a livello generale di 1,4 casi ogni mille assistiti. Così suddivisa per fasce di età:
- 0-4 anni: 2,91 casi per mille assistiti,
- 5-14 anni: 0,98 casi per mille assistiti,
- 15-64 anni: 1,36 casi per mille assistiti,
- pari o sopra i 65 anni: 1,10 casi per mille assistiti.
Rispetto alla 52^ settimana del 2020 (dal 21 al 27 dicembre), l’incidenza è diminuita in tutte le classi di età, molto probabilmente per effetto delle chiusure delle vacanze natalizie. Soprattutto le scuole, ma anche bar e ristoranti (nei giorni arancioni e rossi).
Infine, nella 53^ settimana del 2020, in Italia sono stati analizzati 100 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete InfluNet e, su un totale di 1.258 campioni analizzati dall’inizio della sorveglianza, nessuno è risultato positivo al virus influenzale. Nell’ambito di questi campioni analizzati, 9 sono risultati positivi al Coronavirus Sars-CoV-2 (170 dall’inizio della sorveglianza).
Quando è atteso il picco stagionale
Lo scorso novembre, Claudio Cricelli, presidente Simg, Società italiana medicina generale e delle cure primarie, aveva fatto delle previsioni sul picco influenzale di questa stagione, annunciando che “il picco influenzale quest’anno è previsto per metà gennaio e coinvolgerà circa 6 milioni di italiani stimati“. Se l’andamento è questo, tuttavia, i numeri saranno molto più bassi.
Infine, vi ricordiamo le differenze di mortalità tra Covid e influenza.
Che dite unimamme? L’influenza quest’anno è arrivata a casa vostra?