I numeri del Covid cambiano ancora e l’Italia raggiugne così un inatteso primato. Scopriamo insieme di che cosa si tratta.
In un momento tanto difficile a causa della pandemia di Covid-19, in cui la curva epidemiologica è ancora alta, nonostante qualche oscillazione nel numero dei contagi, e anche i decessi giornalieri si mantengono elevati, arrivano però anche delle buone notizie.
Queste notizie riguardano la mortalità in Italia proprio in relazione all’epidemia di Covid-19. Ecco cosa bisogna sapere.
Sulla malattia causata dal Coronavirus Sars-CoV-2 ricordiamo lo studio dell’Università Statale di Milano che ha trovato un nuovo paziente 1 in Italia.
È stato pubblicato dal Ministero della Salute l’ultimo rapporto del sistema rapido di sorveglianza della mortalità giornaliera (Sismg) con i dati della mortalità in Italia riferiti all’epidemia di Covid-19 nel periodo compreso tra il 1° settembre e il 29 dicembre.
Il rapporto contiene i dati di 32 Comuni italiani aggiornati al 29 dicembre 2020 e rileva l’andamento della mortalità giornaliera nelle città italiane.
La novità, e buona notizia, è che per la prima volta dopo due mesi, in cui si è registrata una mortalità superiore all’atteso nella maggior parte dei Comuni italiani, nell’ultima settimana di dicembre, 23-29 dicembre, la mortalità è tornata ai valori di riferimento. Questo è avvenuto nelle città al Nord e in quelle al Centro Sud Italia.
Nel rapporto si legge che l’andamento della mortalità media giornaliera per settimana aggregata per i comuni del Nord e del Centro-Sud evidenzia come nell’ultima settimana di dicembre i decessi in tutte le classi di età siano rientrati nel limite superiore della banda di confidenza (ad eccezione solo della classe di età 65-74 al Centro-Sud).
L’andamento stagionale della mortalità evidenzia l’anomalia osservata nel 2020, rispetto rispetto alle variazioni stagionali dei 5 anni precedenti (con valori massimi nel periodo dicembre-febbraio e valori minimi nel periodo giugno-agosto). Nel 2020 (come evidenzia la figura sotto) si sono avuti due picchi di mortalità in corrispondenza della prima ondata di contagi (marzo-aprile) e della seconda ondata (ottobre-dicembre) dell’epidemia Covid-19.
Il forte incremento della mortalità osservata (linea rossa) nella prima fase dell’epidemia è seguito da una riduzione che ha riportato la mortalità in linea con i valori di riferimento (linea nera) a fine maggio. A partire dalla seconda metà di ottobre si osserva un secondo incremento con valori che tendono a rientrare nel valore di riferimento a fine dicembre.
Dai dati della mortalità totale per mese si conferma un eccesso maggiore nelle città del Nord (+23% a ottobre, +74% a novembre e +38% a dicembre), rispetto alle città del Centro Sud (+23% a ottobre, +48% a novembre e +24% a dicembre).
Nella variazione percentuale mensile della mortalità, l’incremento più elevato tra le città del Nord è stato osservato a novembre a Bolzano (+129%), Aosta (+100%) e Torino(+109%); mentre nel mese di dicembre a Trento (+109%) e Verona (+142%). Tra le città del Centro Sud, invece, l’incremento di mortalità più elevato è stato registrato a novembre a Firenze (+61%), Roma (+57%), Perugia (+51%), Rieti (+82%), Palermo( +65%) e Catania (+69%); mentre a dicembre l’eccesso più elevato è stato a Bari (+43%) e Catania (+45%).
Il rapporto in dettaglio: www.salute.gov.i/imgs/C_17_pubblicazioni_2996_allegato.pdf
Sicuramente si tratta di dati incoraggianti, l’emergenza Covid-19, tuttavia, non è terminata. Se alla fine del 2020 la curva della mortalità è rientrata entro la soglia di riferimento, tuttavia, ci aspetta quasi sicuramente una terza ondata di contagi che potrebbe far salire di nuovo il numero di decessi giornalieri.
Un Paese con mortalità elevata da Covid-19 è la Svezia, soprattutto rispetto ai Paesi vicini, simili per caratteristiche geografiche e demografiche. La situazione dei contagi è peggiorata nettamente anche nel Paese scandinavo che finora aveva introdotto norme blande e permissive sulla gestione dell’epidemia e che ora invece ha approvato una legge che permetterà al governo di introdurre misure più restrittive e sanzioni.
Che ne pensate unimamme di questi dati?
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