Uno studio si è concentrato nello spiegare il perché le neomamme postano tante foto sui social dei loro bambini. E il motivo preoccupa.
Nella società di oggi molto spesso ci troviamo in situazioni in cui apparire risulta più importante di essere. L’avvento dei social ha amplificato ancora di più questo fattore, anche se allo stesso tempo è riuscito a portare avanti altri tipi di concetti.
Tuttavia però, dall’adolescente che ne fa uso fino ad un’età più avanzata, ci si trova costretti a fare i conti con quello che gli altri postano sui loro profili social.
Questo non fa altro che aumentare una sorta di competizione tra utenti, spingendoli in qualche modo a mostrare sempre il lato perfetto delle loro vite.
Stessa cosa accade per le mamme. Sono tantissime che usano i social per condividere foto dei loro bimbi appena nati e non, mostrandosi orgogliose di quanto siano riuscite a creare e a crescere.
In un articolo passato si è approfondito l’argomento relativo a quali siano i rischi che possono toccare i piccoli dopo aver pubblicato delle loro foto.
Una ricerca recente però si è concentrata su un altro aspetto, cercando di capire perché le neomamme sono spinte a condividere così tante foto dei loro piccoli.
Vediamo cosa dice a riguardo.
La ricerca è stata condotta da una docente di psicologia che, incuriosita da questa “nuova moda”, ha cercato di capire cosa si nascondesse dietro.
Lo studio “Doing Gender Online: New Mothers’ Psychological Characteristics, Facebook Use, and Depressive Symptoms” poi è stato ripreso da Science daily .
La psicologa in questione si chiama Sarah J. Schoppe-Sullivan. Ma cosa ha scoperto la dottoressa?
L’approfondimento portato avanti dalla docente ha interessato in tutto 127 donne, in cui la Sullivan ha indagato le insicurezze personali di queste con il numero di foto postate sui social.
Sembra che molte mamme, incanalate sulla strada del voler essere mamme perfette, perché vittime dei pregiudizi della società, vivevano il momento del caricamento foto sui social in modo molto emotivo. Alcune di queste avevano delle reazioni di entusiasmo o di pessimismo in relazione a quanti “like” o commenti ricevevano sotto il post dai propri amici.
La dottoressa ha poi notate che queste persone erano le stesse che nei nove mesi dopo il parto presentavano sintomi depressivi come perdita dell’appetito, cattivo umore e sonni agitati.
Da tali comportamenti, la docente ha raggiunto una sua conclusione, consigliando alle mamme che si trovano in questa situazione di fare una pausa. Cioè di allontanarsi progressivamente dai social, magari disattivando le notifiche, postando meno spesso foto o video e trovando altri modi per fare vedere le foto dei bimbi a quei familiari che erano davvero interessati.
Il messaggio dello studio non è quello di dire che Facebook o i social siano per tutti dannosi ma che per alcune donne che hanno bisogno di conferme sul loro essere buone mamme si. E ciò accade quando le donne vedono nel loro essere mamma l’unico valore da mostrare al mondo. “Il modo più facile per le donne nella nostra società di ottenere conferme è ancora quello di essere una madre perché altri ruoli delle donne non sono ancora valorizzati” ha spiegato la psicologa.
Le donne oggetto di questo studio, oltretutto, non sono mamme casalinghe, ma mamme che lavorano e che quindi potrebbero ottenere conferme anche da altri successi.
Insomma una ricerca davvero interessante che può aiutare le neomamme a essere maggiormente consapevoli del perché utilizzano i social. “Va bene condividere storie e foto del tuo bambino, ma affidarsi a Facebook per sentirsi apprezzati per il tuo essere genitori può essere rischioso” ha concluso la dottoressa.
E voi unimamme eravate a conoscenza di questa ricerca?
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