Alex Zanardi: “Bello sentire la sua voce”, parla la dottoressa che lo ha risvegliato, esperta del San Raffaele.
Siamo tutti in apprensione per Alex Zanardi e vorremmo essere aggiornati sulle sue condizioni di salute, sperando che ci arrivino buone notizie. Un mese fa abbiamo saputo dei suoi progressi, quando a fine novembre è stato trasferito dall’ospedale San Raffaele di Milano a quello d Padova, dove si trova ricoverato in neurologia per la riabilitazione.
Dalle notizie che sono trapelate abbiamo saputo che l’atleta riconosceva la moglie e altre persone già quando era ricoverato al San Raffaele e che i miglioramenti vanno avanti.
Giustamente la famiglia mantiene lo stretto riserbo, ma è normale che il pubblico desideri essere aggiornato sulle condizioni del campione e speri fortemente che possa ristabilirsi presto e tornare come prima. È l’augurio che gli facciamo tutti. Nel frattempo dobbiamo accontentarci di qualche informazione, tra indiscrezioni rilasciate da persone vicine alla famiglia e dichiarazioni dei medici che lo hanno avuto in cura. Qui, in particolare, vi riportiamo le parole della dottoressa che ha risvegliato Alex Zanardi dopo l’intervento chirurgico alla testa al San Raffaele. Ecco cosa bisogna sapere.
Il 19 giugno dello scorso anno, Alex Zanardi, ex pilota di automobilismo, poi atleta e campione paralimpico, è stato vittima di un gravissimo incidente stradale mentre era sulla sua handbike. L’atleta stava partecipando a una staffetta di sensibilizzazione sullo sport per persone disabili e si trovava sulla strada statale 146, all’altezza Pienza, quando si è scontrato con un camion. Nell’incidente ha riportato gravissime ferite alla testa e al volto che hanno richiesto il ricovero d’urgenza all’ospedale di Siena, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico di emergenza, per poi essere trasferito all’ospedale San Raffaele di Milano. Al San Raffaele Zanardi è stato sottoposto a un altro intervento delicato alla testa e altri di ricostruzione cranio-facciale.
Poi, il 21 novembre è stato trasferito all’ospedale di Padova per la riabilitazione. Nel frattempo, il 23 ottobre Alex Zanardi ha compiuto 54 anni. La moglie e il figlio sono sempre stati accanto a lui, insieme ai familiari e amici più stretti. Mentre tutto il mondo dello sport e i fan hanno continuato a inviare messaggi di incoraggiamento.
In attesa di ulteriori notizie sulle sue condizioni, sappiamo qualcosa in più dai medici che lo hanno curato. In proposito, sono toccanti le recenti parole della dottoressa che ha risvegliato Alex Zanardi dopo l’intervento chirurgico all’ospedale San Raffaele. “È stata una grande emozione quando ha cominciato a parlare, nessuno ci credeva. Lui c’era! E ha comunicato con la sua famiglia”, ha raccontato Federica Alemanno, 36 anni, neuropsicologa del San Raffaele, in un’intervista al Corriere della Sera.
Il risveglio di Zanardi è stato per la neuropsicologa un “risveglio della speranza“, un motivo di orgoglio per il lavoro svolto e un’ulteriore motivazione ad andare avanti.
Federica Alemanno, infatti, lavora con pazienti che devono sottoporsi e sono stati sottoposti a delicati interventi chirurgici al cervello. La sua specializzazione è la “awake surgery“, la chirurgia da svegli, una tecnica innovativa di interventi al cervello su pazienti sedati ma svegli. La “awake surgey” viene praticata in pochi centri specializzati in Italia e il suo obiettivo è quello di operare il paziente al cervello con la massima precisione, salvando quelle aree che sono fondamentali per la sua vita. Si tratta naturalmente di interventi necessari, come quelli per tumore, ma che con questa tecnica permettono di salvare parti cruciali del cervello. Queste parti vengono individuate prima dell’intervento con una visita accurata delle capacità cognitive del paziente. “L’obiettivo non è solo la sopravvivenza del paziente, ma quello di salvaguardare il più possibile le funzioni cognitive e assicurare la migliore qualità di vita possibile“, ha spiegato Federica Alemanno.
Durante questi interventi la dottoressa Alemanno tiene la mano ai pazienti, li rassicura e li aiuta a restare calmi. Dopo le operazioni, il suo lavoro è quello di occuparsi della loro riabilitazione neurologica. Così come ha fatto con Alex Zanardi e le sue parole sulla ripresa dell’atleta sono incoraggianti.
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