Durante la gravidanza sono tante le mamme che soffrono di nausea, ma perché la si ha già dopo 8-10 giorni dall’ovulazione? Scopriamolo.
Tutte le donne ci sono passate, purtroppo soffrire di nausee durante la gravidanza è un sintomo davvero comune.
In tantissime si accorgono di essere rimaste incinte proprio da questo segnale, nel caso in cui però siate in dubbio o meno su una possibile gravidanza, ecco un articolo che spiega in che modo e quando fare il test di gravidanza.
Tuttavia è inutile negare che la nausea sia uno degli indicatori più comuni per identificare una gravidanza.
Di solito questa, insieme al vomito, dopo aver appurato di essere incinte, terminano entro le 12-14 settimane di gravidanza.
Ma non per tutte le donne. Ci sono anche quelle mamme che soffrono di iperemesi gravidica, un termine che il gossip ha utilizzato spesso definendo le gravidanze di Kate Middleton.
Ma di cosa si tratta?
È un disturbo della gravidanza caratterizzato da una forma acuta e incontrollabile di vomito e nausea. Di solito si attribuisce a un rapido aumento degli estrogeni della beta subunità della gonadotropina corionica umana (beta hCG, l’ormone della gravidanza).
Nonostante ciò le cause inerenti al disturbo ancora non sono state individuate completamente e si ipotizza che all’insorgenza del disturbo concorrano anche fattori genetici e psicologico-comportamentali. Spesso le donne più colpite sono quelle che hanno una gravidanza gemellare.
In ogni caso per avere un maggiore quadro sul perché viene la nausea e come farla passare, c’è un approfondimento che può fare al caso vostro.
Fino ad adesso per dare una spiegazione alle nausee si è sempre pensato che fosse un fattore psicologico. Invece un nuovo studio rafforza l’ipotesi che sia biologica e collegata a uno specifico stadio di sviluppo della gravidanza.
Lo studio è stato portato avanti dall’Università di Warwick e pubblicata sulla rivista scientifica BMC Pregnancy and Childbirth.
La ricerca è stata condotta su 256 donne le quali hanno tenuto un diario gionaliero in cui indicavano i sintomi manifestati. Ci si è accorti che la maggior parte di esse indicava come tempo di manifestazione dei sintomi 8-10 giorni dopo l’ovulazione, identificando un periodo specifico che potrebbe far propendere per una causa o biochimica legata alla condizione.
Questo dato inoltre colloca la comparsa dei sintomi molto tempo prima rispetto a quanto si era sempre considerato, cioè 20-30 giorni dopo l’ultimo ciclo mestruale, un indicatore “meno sicuro” secondo gli studiosi dell’ovulazione dal quale partire.
Roger Gadsby, professore e principale autore della ricerca, ha commentato in questo modo il risultato della ricerca. Le sue parole su Ansa: “In passato le donne che soffrivano di nausea e vomito in gravidanza hanno visto i loro sintomi banalizzati e trascurati perché si pensava ci fosse una base psicologica. Questa ricerca rafforza ulteriormente il fatto che nulla potrebbe essere più lontano dalla verità, che questo è un problema biologico legato alle prime fasi di sviluppo del feto”.
E voi unimamme eravate a conoscenza di questa nuova ricerca sulle nausee in gravidanza?
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