Ieri in tarda serata pare che sia stato approvato un nuovo decreto che ha introdotto nuove e la zona bianca, ma cosa è?
Come è ben noto il Governo sta vivendo un periodo di crisi nera. Ieri nel tardo pomeriggio Matteo Renzi ha comunicato alla stampa di aver fatto ritirare le ministre e il sottosegretario del suo partito dal governo.
Per chi si fosse perso la clamorosa notizia che ha fatto traballare diverse anime, ecco un nostro approfondimento.
Ora mentre il Governo è alla ricerca di una nuova maggioranza, ieri sera il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto legge che introduce nuove disposizioni per il contenimento della diffusione del Covid19.
All’interno del testo vi è anche l’introduzione di una nuova zona, quella bianca, che si va ad aggiungere alle fasce già note: gialla, arancione e rossa.
Con la zona bianca sembra che tutte le attività abbiano la possibilità di riaprire, ma vediamo come funziona nel dettaglio.
Zona bianca del nuovo decreto: come funziona
Il decreto che è stato approvato ieri in tarda serata dal Consiglio dei ministri, conferma il divieto, al momento, fino al 15 febbraio di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, tranne che per motivi di lavoro, salute o necessità.
Ovviamente rimane sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Come si è scritto in precedenza il decreto prevede l’introduzione di una nuova fascia che si attiverebbe nel momento in cui ci fosse una situazione epidemiologica contraddistinta da una più bassa circolazione del virus e in cui è prevista la ripartenza per tutte le attività.
Pare che questo scenario sia altamente improbabile che si verifichi nelle prossime settimane nelle varie regioni, come ha confermato anche lo stesso Ministro della Salute, Speranza.
La sua introduzione è da intendersi come un segnale di speranza da parte del governo in una ripresa più veloce.
In questa fascia, quindi, sono inserite tutte quelle regioni che presentano uno scenario di “tipo 1”, un livello di rischio “basso” e un’incidenza dei contagi, per tre settimane, consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100000 abitanti.
Ecco cosa si legge nella nota del decreto: “In area ‘bianca’ non si applicano le misure restrittive previste dai Dpcm per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli. Nelle medesime aree possono comunque essere adottate, con Dpcm, specifiche misure restrittive in relazione a determinate attività particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico”.
Ciò significa che potranno riaprire tutte le attività: palestre e piscine, teatri, cinema, dale da concerto e scuole.
Mentre bar e ristoranti potranno riaprire ai clienti anche la sera. Ovviamente in questo caso il coprifuoco verrebbe o ritardato o eliminato del tutto.
In ogni caso all’interno della zona bianca vige l’obbligo di mascherina e il divieto di assembramento.
Continuano i limiti in zona gialla: cosa è previsto
Sempre all’interno della nota è possibile leggere che è concesso spostarsi verso un’altra abitazione privata, una sola volta al giorno, tra le 5 e le ore 22, sempre con un massimo di due persone.
Ciò è valido dal 16 gennaio fino al 5 marzo. La misura è estesa ai figli minori di 14 anni, alle persone disabili o non autosufficienti.
Questo spostamento può avvenire solo all’interno della propria Regione, se si parla di aree gialle, e all’interno dello stesso Comune se si considerano le zone arancioni o rosse.
Ancora valido però il divieto di spostamento da Comuni fino a 5000 mila abitanti verso le grandi città. Resta la deroga per gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 30 chilometri dai relativi confini.
E voi unimamme avevate capito di cosa si poteva fare oppure no all’interno della zona bianca?