Sabrina Pattarello, insegnante in una scuola elementare di Treviso è stata licenziata a causa delle teorie negazioniste e del rifiuto di indossare la mascherina.
Unimamme, numerosi studi ormai attestano gli effetti benefici delle mascherine nel limitare il diffondersi del contagio da Covid-19.
Negli ultimi mesi ne è stato reso obbligatorio l’uso anche per gli studenti.
La storia di cui vi parliamo oggi invece riguarda un’insegnante della scuola elementare Giovanni XXIII di Treviso.
Stiamo parlando di Sabrina Pattarello che era stata assunta presso la sopra citata scuola a fine novembre, grazie al decreto anti Covid.
L’insegnante doveva seguire gli alunni disabili e fare supplenze in caso di assenza delle maestre titolari.
La docente però, fin da subito, ha tenuto un comportamento che ha attirato l’attenzione di colleghi e alunni.
Sabrina Pattarello infatti si rifiutava di indossare la mascherina che, secondo un recente studio, protegge anche chi la indossa.
Inoltre, in più di un’occasione quest’insegnante ha sostenuto tesi negazioniste dichiarando che di Covid morivano solo persone anziane.
Gli studenti della sua quinta elementare avevano riportato tutti ai genitori che l’11 dicembre scorso avevano inviato una prima richiesta di chiarimenti alla direzione dell’Istituto scolastico.
Il 14 dicembre poi i genitori avevano mostratocon ancora più forza la loro disapprovazione attraverso un sit -in fuori dalla scuola.
Insieme a loro vi era anche il sindaco Mario Conte e il prefetto. Successivamente poi è stato reso noto che la Pattarello aveva presentato un certificato medico con cui proclamava di soffrire di problemi respiratori e quindi di non poter indossare la mascherina.
Così le sarebbe stata proposta una visiera medica trasparente, ma lei si sarebber rifiutata di indossarla.
A quel punto l’insegnante era stata sospesa.
Ora però è giunta la conclusione di questa vicenda. Nel frattempo Sabrina Pattarello, che anche su Facebook non aveva mancato di sostenere tesi negazioniste riguardo il Covid, era comparsa in un servizio della trasmissione Piazza Pulita dichiarando: “il Covid? Non esiste, è tutto falso. Questi numeri servono solo per convincere a vaccinare il popolo. Vogliono vaccinare tutti e far diminuire la popolazione. È tutto falso!”.
La docente alla fine è stata licenziata, come conferma la dirigente scolastica Lorella Zauli a Il Gazzettino: “il contratto è stato risolto, mercoledì 13 è stato il suo ultimo giorno”, chi non indossa correttamente i presidi e fa disinformazione tra i banchi non può sedere in cattedra”.
La decisione non è stata presa dal Ministero dell’Istruzione, ma direttamente dalla scuola, come riportato su Fanpage: “il Ministero non ha sospeso l’insegnante, perché non è assunta. È stata presa in servizio attraverso le messe a disposizione. Per cui, il provvedimento, stando a quanto riferito dall’Ufficio scolastico, è stato preso direttamente dalla scuola. Per altro, ci risulta che la sospensione sia stata decisa non tanto dopo il procedimento disciplinare aperto sulla questione Covid, quanto perché da alcune verifiche, è emerso che la donna non aveva un diploma magistrale ma di istruzione tecnico, quindi ha dichiarato il falso e sulla vicenda interverrà anche l’autorità giudiziaria“.
Unimamme, voi cosa ne pensate di come si è risolta questa vicenda?
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