Scuole chiuse per Covid: gli effetti a lungo termine sugli studenti in termini di aspettativa di vita secondo uno studio scientifico. Calcolati gli anni di vita persi.
Vi abbiamo parlato più volte degli effetti della lunga assenza da scuola per bambini e ragazzi a causa delle chiusure imposte dalla pandemia di Covid-19. La questione scuole è estremamente complessa perché il diritto fondamentale di bambini e ragazzi di frequentare le lezioni in presenza è fortemente limitato dalla necessità di contenere i contagi causati dall’epidemia.
Se da una parte è indispensabile abbassare la curva dei contagi, perché con l’epidemia fuori controllo e gli ospedali saturi si rischia il collasso sanitario ma anche economico e sociale, dall’altra le esigenze dei più giovani rischiano di essere compromesse, con danni altrettanto gravi. La mancanza della scuola in presenza danneggia l’apprendimento e la socialità nei bambini e ragazzi. L’abbandono scolastico da parte degli adolescenti è uno dei rischi maggiori della didattica a distanza, come ha rilevato un rapporto di Save the Children.
In questi mesi abbiamo visto le scuole di tutto il mondo adottare protocolli di sicurezza per contenere i contagi di Coronavirus, dai banchi singoli all’uso delle mascherine anche durante le lezioni. Queste misure, tuttavia, non sono bastate nelle fasi più acute della pandemia. Perché anche quando le scuole sono sicure, il problema restano i trasporti, per i quali non si sono raggiunte soluzioni ancora sufficienti. Così, a fine anno molte scuole sono state chiuse in tutta Europa.
In Italia la chiusure riguardano soprattutto le scuole superiori, salvo quelle Regioni in cui sono state chiuse anche elementari medie, che anche dopo la vacanze di Natale non sono state riaperte in tutte le Regioni.
In Paesi come Germania e Regno Unito sono state chiuse tutte le scuole, anche le elementari, a causa dell’aggravarsi dei contagi.
Quali sono gli effetti di queste chiusure, soprattutto sul lungo termine? Una risposta preoccupante arriva da uno studio americano. Ecco cosa bisogna sapere.
Scuole chiuse per Covid: quanti anni di vita si perdono?
Negli Stati Uniti uno studio condotto da alcuni ricercatori ha calcolato gli anni di vita persi per bambini e ragazzi a causa della chiusura delle scuole durante la pandemia di Covid-19. La perdita di giorni di scuola avrebbe delle conseguenze dirette sulle vite dei ragazzi, anche in termini di aspettative di vita, secondo i ricercatori.
Infatti, già studi precedenti hanno dimostrato che il livello di istruzione è direttamente correlato alla durata della vita. Più alto è il livello di istruzione, dunque più si studia, e più a lungo si vive una vita di qualità e in salute.
Lo studio è stato pubblicato su Jama Network Open e risale allo scorso novembre ma è ancora attuale vista la chiusura generalizzata di molte scuole. Va precisato che si riferisce alla situazione statunitense, in cui il livello di istruzione è un fattore decisivo delle condizioni di vita, sociali, economiche e sanitarie dei cittadini. Alcuni elementi, tuttavia, sono comuni riferibili anche alla situazione europea. Anche perché i ricercatori hanno analizzato le aspettative di vita rapportate al livello di istruzione basandosi anche su studi sia americani che europei.
Inoltre, già altri studi condotti anni fa anche in Italia avevano evidenziato la correlazione tra livello di istruzione a aspettativa di vita, mettendo in evidenza le disparità regionali e la situazione di svantaggio del Mezzogiorno, con una minore aspettativa di vita per i suoi abitanti legata a un livello più basso di istruzione.
Gli autori dello studio americano sono Frederick J. Zimmerman, professore di politica e gestione sanitaria alla Fielding School of Public Health dell’Università della California a Los Angeles, Dimitri A. Christakis e Wil Van Cleve dell’Università di Washington a Seattle.
I ricercatori hanno calcolato la perdita di anni di vita legata alla perdita di giorni di scuola nei bambini dai 5 agli 11 anni. Lo studio è citato da Repubblica.
Partendo dai dati del 2020 dei CDC (i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie) e di altre istituzioni Usa (US Social Security Administration e US Census Bureau), gli studiosi hanno elaborato un modello analitico per valutare la correlazione tra la chiusura delle scuole primarie e la riduzione del livello di istruzione, poi la correlazione tra la riduzione del riduzione del livello di istruzione e l’aspettativa di vita.
Come i giorni di scuola persi influiscono su livello di istruzione e aspettativa di vita
Durante la pandemia sono stati più di 24 milioni i bambini da 5 a 11 anni che hanno frequentato scuole pubbliche negli Stati Uniti che sono state costrette a chiudere a causa della pandemia di Covid-19 nella prima parte dell’anno. Questo ha causato la perdita di 54 giorni di scuola. Questo periodo di tempo nel modello analitico elaborato dai ricercatori corrisponde a 0,31 anni di istruzione finale persa per i maschi e 0,21 anni persi per le femmine. Questo tempo scolastico perso è stato associato a circa 5,53 milioni di anni di vita persi, calcolati sulla popolazione scolastica.
Numeri impressionanti, che sono stati messi a confronto con quelli dei decessi per Covid-19. A fine maggio 2020, i decessi per Covid negli Usa erano circa 88mila (ora sono arrivati a 395mila), un numero che corrisponde a 1 milione e mezzo di anni di vita persi, calcolati sul totale della popolazione. Comunque un numero inferiore a quello del tempo di scuola perso dai bambini e che, ovviamente, è calcolato sul futuro.
Gli autori dello studio sostengono che se le scuole fossero state aperte, e tenendo conto di quegli studi che associano la chiusura delle scuole a una minore circolazione del virus, i morti sarebbero stati di più e avrebbero comportato la perdita di circa un altro milione e mezzo di anni di vita (1,47 milioni). Nella somma (circa 3 milioni), comunque, si tratta sempre di un numero inferiore ai 5,53 milioni di anni di vita persi per la chiusura delle scuole e la riduzione del livello di istruzione.
Secondo i ricercatori, dunque, anche se è importante contenere i contagi da Coronavirus e limitare i decessi, non è detto che chiudere le scuole sia la soluzione giusta e vantaggiosa. Perché il bilancio complessivo sul lungo termine potrebbe essere di gran lunga peggiore.
Chiudere le scuole in una fase acuta dell’emergenza, con un’impennata eccezionale di contagi, è necessario ma non è detto che sia l’unica opzione. Ha spiegato Frederick J. Zimmerman.
Secondo gli autori bisogna fare di tutto per tenere aperte le scuole in sicurezza. Dunque è importante investire per acquistare mascherine e dispositivi di protezione individuale, per bambini e insegnanti, mettere nelle aule i dispenser per igienizzare le mani, utilizzare anche divisori in plexiglas e installare sistemi per il filtraggio dell’aria negli ambienti chiusi, così come sistemi per il riscaldamento per poter fare lezione all’aperto. Sono fondamentali, poi, i test per studenti e personale scolastico, insieme a un sistema di tracciamento dei contatti accurato. Tutte queste misure avrebbero permesso di tenere aperte le scuole o almeno non chiuderle a lungo.
Se queste considerazioni riguardano le scuole americane, possiamo applicarle, tuttavia, anche all’Italia. Forse si poteva fare di più per non chiudere così a lungo le scuole superiori.
Che ne pensate unimamme di questo studio?