E’ corsa negli ospedali perché mancano le bombole d’ossigeno e molti neonati sono in pericolo. L’allarme e la gara di solidarietà in Brasile
La pandemia, che ormai si protrae da quasi un anno, e l’emergenza sanitaria hanno investito tutto il mondo danneggiando, in particolar modo, quei Paesi che non sono stati in grado o non hanno avuto i mezzi per rispondere adeguatamente.
Beni che prima si riteneva disponibili in abbondanza hanno iniziato a scarseggiare e anche gli ospedali dei Paesi più in difficoltà hanno cominciato a chiedere aiuto.
In particolare per quanto riguarda l’ossigeno e le bombole per il suo utilizzo, beni indispensabili per la salvezza di molti malati, le scorte hanno iniziato a scarseggiare nelle quantità e nella disponibilità.
A Manaus, capitale dello Stato dell’Amazzonia in Brasile, è iniziata la corsa contro il tempo: l’ossigeno è ormai quasi introvabile. Ben 61 nati prematuri e ricoverati in terapia intensiva sono in pericolo e nel Paese è scattata la gara di solidarietà.
Ecco cosa sta accadendo in Brasile nelle ultime ore.
In Brasile e, precisamente a Manaus, città nel cuore dello Stato dell’Amazzonia, manca l’ossigeno negli ospedali: questo bene, indispensabile per la sopravvivenza di molti, è pressochè introvabile.
L’allarme arriva dalle terapie intensive in cui ben 61 neonati nati prematuri sono ricoverati e rischiano di non farcela proprio a causa della mancanza di questo bene.
Il Ministero della Salute ha lanciato la corsa contro il tempo: le autorità sono riuscite a reperire ossigeno per i piccoli che necessitano di ventilazione meccanica sufficiente solo per le prossime 48 ore .
In tutto il Paese è presto scattata la gara di solidarietà e i governi di San Paolo, Minas Gerais, Paranà e Maranhao hanno offerto il loro aiuto: si sono proposti, infatti, per ospitare nelle proprie strutture ospedaliere i neonati in pericolo.
Tuttavia un barlume di speranza arriva proprio dal Governo Federale che, per evitare il trasferimento dei 61 piccoli, ha già annunciato di aver reperito ben 40 respiratori destinati a Manaus.
Questo problema, che si spera possa risolversi entro le prossime ore, è stato causato proprio dalla grande impennata di nuovi casi di pazienti affetti da Covid-19 nello Stato dell’Amazzonia. Il già fragile sistema sanitario e il tentativo di salvare le migliaia di vite minacciate dal subdolo virus, infatti, ha causato non pochi problemi a tutti quei malati che, per altre ragioni, necessitano di ossigeno per sopravvivere.
E voi Unimamme, avete seguito questa notizia? Che ne pensate?
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