Il 16 gennaio si festeggia l’onomastico di chi si chiama Marcello. Scopriamo origine del nome e storia del santo ricordato oggi.
Il nome molto diffuso in tutta Italia deriva dal gentilizio romano Marcellus e significa “sacro a Marte”, al quale era dedicato anche il mese di Marzo. La radice è di origine indoeuropea e significa “colpire, spaccare”, dalla stessa deriva anche il termine “martello”.
Chi si chiama Marcello si adatta alle circostanze senza essere troppo pretenzioso. Non si lascia scoraggiare da niente, neanche dagli insuccessi.
Varianti del nome:
I simboli associati al nome sono:
Il 16 gennaio si festeggia San Marcello Papa.
Secondo quanto si sa, Marcello è stato un cittadino romano eletto papa dal clero intorno alla metà del 308, subito dopo Marcellino.
La situazione della chiesa all’epoca è disastrosa, dovuta alla persecuzione sotto l’Impero di Diocleziano. I luoghi di culto e alcuni cimiteri sono stati confiscati e le attività ordinarie interrotte. Inoltre, molte persone, durante la persecuzione, hanno abiurato la fede.
Marcello, appena eletto papa, tenta di riorganizzare la Chiesa. Secondo il Liber Pontificalis suddivide il territorio in 25 distretti (tituli) assimilabili alle nostre parrocchie, a capo dei quali vi era un presbitero che controllava tutte le operazioni religiose.
Pretende dai fedeli che avevano abiurato e che volevano essere riammessi nella chiesa di sostenere la giusta penitenza.
A causa dei disordini scoppiati durante l’impero del sovrano Massenzio, Marcello viene esiliato in un luogo ignoto, alla fine del 308 o all’inizio del 309. Il “Catalogo Liberiano” parla infatti di un pontificato non più lungo di 1 anno, 6 (o 7) mesi e 20 giorni.
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Marcello muore dunque in esilio poco dopo aver lasciato Roma e viene subito venerato come santo.
I suoi resti sono deposti nell’antica urna di basalto verde presso l’altare maggiore della Chiesa di San Marcello al Corso.
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