Il figlio adolescente del noto pugile Tobia Giuseppe Loriga, ha commesso un atto di violenza verso un altro tagazzo. Il padre ha condannato il gesto.
I genitori possiedono un ruolo fondamentale nell’educazione dei figli, a qualsiasi età, ma in modo particolare quando questi sono nella delicata fase dell’adolescenza.
Per quanto riguarda il bullismo ci sono alcuni segnali da non sottovalutare.
Oggi vi raccontiamo una storia di violenza finita sui social, perché, come sappiamo, spesso i ragazzi filmano anche gli atti di violenza, tanto che i casi e le denunce di cyberbullismo sono in aumento.
Figlio di un pugile bullo: il post del papà
La vicenda di cui vi parliamo oggi riguarda un episodio di brutale violenza perpetrato da un ragazzo, il figlio del boxeur campione italiano dei pesi Welter Tobia Giuseppe Loriga.
L’episodio si è verificato a dicembre, ma il filmato è stato diffuso sui social solo qualche giorno fa diventando virale. In questo modo la polizia di Crotone ha potuto individuare l’autore del pestaggio e la sua vittima.
Come dicevamo il responsabile è un ragazzo di 16 anni, il figlio di Giuseppe Logoria, titolare di una palestra molto conosciuta in Calabria.
Proprio Logoria ha scritto un messaggio di condanna del gesto del figlio sulla sua pagina Facebook, il suo post ha ottenuto 804 Like, 756 commenti e 204 condivisioni.
Ecco che cosa ha scritto: “Non posso che condannare, come padre, come atleta e come cittadino, il gesto fatto da mio figlio, divenuto in queste ore di dominio pubblico”.
Logoria ha aggiunto che nel frattempo, dal momento che i fatti risalgono a dicembre, lui ha già incontrato i genitori della vittima per chiarire l’accaduto, il pugile ha detto di aver chiesto scusa alla famiglia e al ragazzo.
Il papà pugile però non sapeva del pestaggio, perché il fimato è uscito solo recentemente, infatti racconta: “sempre durante il privato colloquio, i ragazzi, oltre a chiarirsi e stringersi la mano in segno di pace, non riferivano di quanto si vede nel video, da me appreso, con forte rammarico, solo in queste ore“.
Poi c’è stato un altro colloquio alla presenza delle forze dell’ordine, contattate da lui in cui ha rinnovato le sue scuse.
“Chi ha imparato a conoscermi, sia come uomo che come atleta, sa quanto sia contrario alla violenza, in qualsiasi forma essa si presenti. Chi mi conosce sa bene che insegno ai miei allievi la non violenza ed anzi, utilizzare la nobile arte fuori dalla palestra – qualunque sia il motivo – vuol dire essere immediatamente espulsi“.
Il pugile fa appello anche agli altri genitori, chiedendo: “Chi non ha mai commesso errori in gioventù?”.
L’uomo sostiene di aver dato al figlio tutta l’educazione possibile e i migliori consigli. “Gli ho insegnato che si è forti se si è buoni nell’animo e non violento nella mani”.
Il papà aggiunge che tanti l’hanno attaccato anche sui social e alla fine Loriga dichiara che queste persone hanno un’immagine completamente falsata di lui e che lui non accetta critiche da nessuno, gratuite e fuori luogo poi. Infine cità Gesù “chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
Tra le centinaia di commenti, ci sono genitori che si sentono vicini alla posizione di Loriga e sostengono che un genitori non possa essere condannato per il comportamento del figlio. Qualcun altro, che sostiene di conoscere personalmente Tobia lo difende. Altri invece invocano seri provvedimenti, sottolineando che il fatto è stato molto grave.
Unimamme, voi cosa ne pensate?