Un parto cesareo che poteva finire in tragedia, ma grazia ad un’equipe di medici specializzati la mamma e la sua bimba si sono salvate: un raro caso di placenta accreta.
La storia di questa mamma e della sua bambina fa comprendere quanto sia davvero importante credere nella medicina.
A dispetto di quanti possono pensare che la medicina non sia decisiva in determinate situazioni, la storia di questa mamma e della sua piccola è davvero esaustiva.
La vicenda di cui si parla si è svolta a Firenze e un’equipe di 12 medici, altamente specializzati, sono riusciti a salvare la vita di una donna e del suo bebè in seguito a un parto cesareo.
Su quali possono essere le complicazioni di un parto cesareo, vi è un nostro approfondimento che può essere parecchio utile sul caso: “Parto cesareo: come avviene e come scongiurare ogni rischio”.
Come si è detto tante volte il parto cesareo è a tutti gli effetti una vera e propria operazione chirurgica e non bisogna sottovalutare i suoi effetti.
Ma cosa è accaduto alla mamma e alla sua neonata?
Il complesso intervento è stato eseguito all’ospedale San Giovanni di Dio di Firenze. L’equipe di medici in questione ha salvato la vita alla donna e alla sua bimba in seguito a un parto cesareo effettuato alla 35/a settimana di gravidanza.
L’intervento, purtroppo, si è reso necessario a causa di un difetto nell’impianto della placenta, detto accretismo placentare.
Su cosa significhi avere la placenta accreta e quali sono i rischi che ne seguono, vi è un nostro approfondimento a riguardo al seguente link: “Placenta accreta, il rischio del parto cesareo di cui si parla poco”.
La Asl Tosca Centro ha rilasciato delle dichiarazioni a riguardo, spiegando cosa fosse successo alla mamma, su Ansa.it. La struttura ha spiegato che il caso in questione è stato trattato con la tecnica dell’ “occlusione profilattica preparto delle arterie eliache”.
E che nella loro struttura fino ad adesso ci sono stati circa 11 casi di questo tipo.
A fare un quadro più chiaro della faccenda ci ha pensato la direttrice del reparto di ginecologia al San Giovanni di Dio: “C’è una procedura standardizzata e il personale è in continuo addestramento per affrontare casi come questo, ma sabato tutto il personale è stato davvero eccezionale – ha dichiarato la dottoressa ai microfoni di Ansa.it. “Una grande equipe si è mobilitata con estrema professionalità e tutti gli attori sono stati coinvolti in maniera attiva. Benché fossimo rodati su questo tipo di interventi, il caso era particolarmente difficile. Abbiamo messo in campo anche le competenze degli urologi che sarebbero stati pronti ad intervenire qualora l’accretismo avesse coinvolto organi extrauterini come la vescica. Non era detto che l’intervento avrebbe avuto questo esito”.
Insomma un’operazione davvero delicata che poteva finire in tragedia, ma che grazie alla competenza dei medici che hanno preso in carico il caso si è evitata.
E voi unimamme eravate a conoscenza di questa patologia?
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