Casi di influenza in Italia: a che punto è l’epidemia. Le ultime notizie.
L’epidemia di influenza quest’anno stenta a decollare. Sono pochissimi i casi segnalati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in base agli aggiornamenti provenienti dalla rete di sorveglianza epidemiologica e virologica.
Merito delle misure di contenimento del Coronavirus, che si stanno dimostrando straordinariamente efficaci contro i virus dell’influenza. Distanziamento, mascherine e ridotta attività sociale stanno dando grandi risultati nel limitare i casi di influenza. Mentre Sars-Cov-2 è un virus molto più contagioso e insidioso. Qui abbiamo una battaglia ancora molto dura e lunga da combattere. A proposito ricordiamo le differenze di mortalità tra Covid e influenza. La nota positiva è che almeno l’influenza non disturba.
Nelle settimane precedenti vi abbiamo comunicato i dati dei bollettini Influnet, che registravano numeri molto bassi di contagi del virus influenzale. Una tendenza che è confermata anche nell’ultimo bollettino aggiornato al 20 gennaio. Ecco cosa bisogna sapere.
Casi di influenza in Italia: a che punto è l’epidemia
I casi di influenza in Italia continuano a mantenersi bassi, stabilmente sotto la soglia di base dell’epidemia. La conferma arriva dall’ultimo bollettino Influnet, della rete italiana di sorveglianza dell’influenza che fa capo al Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità.
Il bollettino, aggiornato al 20 gennaio, riporta i dati riferiti alla 2^ settimana del 2021, quella dall’11 al 17 gennaio. In questa settimana, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali si mantiene stabilmente sotto la soglia basale con un valore pari a 1,5 casi per mille assistiti. Leggermente superiore alla precedente, quando l’incidenza era di 1,4 casi per mille assistiti. Comunque molto bassa. Un anno fa, invece, in questa stessa settimana il livello di incidenza era pari a 8,5 casi per mille assistiti. Una differenza lampante.
In tutte le Regioni italiane che hanno attivato la sorveglianza, il livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali è sotto la soglia basale. Invece, non hanno ancora attivato la sorveglianza la Provincia Autonoma di Bolzano, la Sardegna, la Campania e la Calabria, La Provincia autonoma di Trento, che la scorsa settimana ancora non aveva comunicato i dati, l’ha attivata. Comunque, anche qui si conferma una incidenza bassa del virus.
Nella seconda settimana del 2021, dall’11 al 17 gennaio, i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 89.000, per un totale di circa 1.478.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.
Come abbiamo detto, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali dall’11 al 17 gennaio a livello generale è di 1,5 casi ogni mille assistiti. Così suddivisa per fasce di età:
- 0-4 anni: 2,95 casi per mille assistiti,
- 5-14 anni: 1,15 casi per mille assistiti,
- 15-64 anni: 1,42 casi per mille assistiti,
- pari o sopra i 65 anni: 1,05 casi per mille assistiti.
Rispetto alla settimana precedente, la prima del 2021, l’incidenza dell’influenza aumenta leggermente per i bambini e ragazzi fino ai 14 anni, mentre diminuisce per adolescenti, adulti e anziani. Sebbene le variazioni siano minime.
L’aumento per i più piccoli è dovuto probabilmente per la frequentazione della scuola (asili, elementari e medie sono aperte, salvo eccezioni a livello locale). Mentre in molte zone d’Italia sono chiuse le scuole superiori e sono chiusi locali pubblici. Molti anziani, poi, si sono vaccinati contro l’influenza quest’anno.
Nella 2^ settimana del 2021, in Italia sono stati analizzati 154 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete InfluNet e, su un totale di 1.703 campioni analizzati dall’inizio della sorveglianza, nessuno è risultato positivo al virus influenzale. Nell’ambito dei suddetti campioni analizzati, 10 sono risultati positivi al SARS-CoV-2 (per un totale di 266 dall’inizio della sorveglianza). In calo rispetto alla scorsa settimana, quando erano stati trovati 16 positivi.
Quando è atteso il picco stagionale
Solitamente, il picco dell’epidemia di influenza è atteso nella seconda metà di gennaio, a fine mese o a cavallo con febbraio. Come è avvenuto lo scorso anno, quando si registrarono 795.000 casi in una settimana,dal 27 gennaio al 2 febbraio, con un’incidenza di 13,2 casi ogni mille assistiti. Numeri molto lontani dagli attuali e che difficilmente verranno raggiunti.
Quindi, la previsione dello scorso novembre dei medici di famiglia del Simg, che avevano stimato il picco a metà gennaio 2021 con circa 6 milioni di casi, sarà molto probabilmente disattesa. Anche in Italia potrebbe verificarsi una situazione come quella della scorsa esatte in Australia dove l’influenza stagionale è spartita (quando da loro era inverno).
La stessa situazione dell’Italia si sta presentando anche nel resto d’Europa. “La stagione influenzale nella Regione Europea dell’Oms di solito è iniziata in questo momento dell’anno, ma nonostante la sorveglianza regolare l’attività influenzale rimane a livelli molto bassi”, come si legge sul sito Flu News Europe.
I dati e gli allegati del bollettino Influnet: w3.iss.it/site/RMI/influnet/pagine/rapportoInflunet.aspx
Che ne pensate unimamme di questi dati? Avete avuto casi di influenza in famiglia? O conoscete qualcuno che l’ha presa?