DPCM e visite dei nipoti ai nonni: le FAQ del Governo. Le regole che bisogna conoscere.
L’ultimo DPCM entrato in vigore il 16 gennaio prevede le nuove regole su chiusure e spostamenti, fino al 5 marzo prossimo.
Abbiamo visto che il divieto di spostamento tra Regioni e Province e autonome, anche di colore giallo, è prorogato fino al 15 febbraio, mentre il coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00 si applicherà fino al 5 marzo.
Rimangono ancora chiusi cinema, teatri, palestre, piscine. I bar e i ristoranti sono aperti fino alle 18.00 nelle Regioni gialle, mentre sono chiusi tutto il giorno in quelle arancioni e rosse, dove possono fare solo consegne a domicilio e asporto (i bar fino alle 18.00). Nelle Regioni gialle possono riaprire i musei.
Per le visite a parenti e amici rimangono fino al 5 marzo le stesse regole applicate a Natale: è consentito spostarsi verso un’abitazione privata una sola volta al giorno, dalle 5.00 entro le 22.00, a un massimo di due persone sopra i 14 anni (deroga per i minori di 14 anni e le persone disabili).
In un primo momento, erano sorti dei dubbi sugli spostamenti per raggiungere le seconde case fuori Regione. Dal testo del DPCM sembrava non fossero consentiti, ma poi il Governo ha fatto sapere che è consentito raggiungere le seconde case fuori Regione, anche in quelle arancioni e rosse, ma solo con il proprio nucleo familiare convivente. Queste regole sono state precisate dalle ultime FAQ aggiornate sul sito del Governo.
Riguardo agli spostamenti verso altre abitazioni, vediamo cosa dicono le FAQ del Governo sulle visite dei nipoti ai nonni.
DPCM e visite dei nipoti ai nonni: cosa dicono le FAQ del Governo
Per le visite a familiari e amici, in una casa privata, sappiamo che si applica ancora la regola di una sola visita giornaliera, entro l’orario del coprifuoco. Solo due persone adulte possono recarsi in un’abitazione privata, mentre non ci sono limiti per i bambini sotto i 14 anni. Come regolarsi per le visite dei nonni ai nipoti? Non sono vietate, ma gli anziani sono una categoria rischio. I bambini, pur con una ridotta attività sociale, vanno comunque a scuola, possono contrarre il virus, senza sviluppare sintomi, e contagiare i nonni.
Spesso, purtroppo, i genitori non hanno alternative al lasciare i figli dai nonni. In questi casi bisogna comunque fare molta attenzione e usare la massima prudenza. Le FAQ aggiornate dal Governo contengono le indicazioni al riguardo.
È possibile spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni o per andarli a riprendere all’inizio o al termine della giornata di lavoro?
È possibile ma fortemente sconsigliato, perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da COVID-19 e devono quindi evitare il più possibile i contatti con altre persone. Pertanto, questo spostamento è ammesso solo in caso di estrema necessità, se entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con sé per ragioni di forza maggiore. In tale caso, i genitori possono accompagnare i bambini dai nonni, percorrendo il tragitto strettamente necessario per raggiungerli e recarsi sul luogo di lavoro, oppure per andare a riprendere i bambini al ritorno. Ove possibile, è assolutamente da preferire che i figli rimangano a casa con uno dei due genitori che usufruiscono di modalità di lavoro agile o di congedi.
Queste regole indicate nella FAQ valgono per tutte le Regioni, gialle, arancioni o rosse che siano.
Le visite degli adulti ai genitori anziani
Quando si tratta, invece, delle visite dei figli adulti ai genitori anziani in buona salute, si applicano le regole ordinarie sugli spostamenti, a seconda del colore della Regione, e sulle visite a parenti e amici (massimo una volta al giorno entro il coprifuoco). Nelle Regioni gialle di potrà fare visita ai genitori anziani anche fuori dal proprio Comune di residenza, mentre in quelle arancio e rosse solo entro il Comune (vale sempre l’eccezione per i piccoli Comuni in zona arancione).
Pertanto, se i genitori anziani abitano fuori Regione o in una Provincia autonoma diversa, i figli adulti non possono andare a trovarli, fino al 15 febbraio. Perché anche in questo caso si applica la regola che vieta lo spostamento tra Regioni.
Le uniche eccezioni sono i motivi di necessità o quando i genitori non sono autosufficienti e hanno bisogno di assistenza.
In questo caso, le FAQ spiegano che è possibile assistere un parente o un amico non autosufficienti, perché si tratta di una condizione di necessità e quindi non sono previsti limiti orari. Va però ricordato che le persone anziane o già affette da altre malattie sono le più vulnerabili al Covid-19 e quindi bisogna di proteggerle dai contatti il più possibile.
Inoltre, la FAQ precisano che quando si tratta di parenti non autosufficienti che vivono in casa da soli, in un altro Comune/Regione/Provincia autonoma, e ai quali periodicamente si presta assistenza, si potrà continuare a farlo anche spostandosi in Comuni/Regioni/Province autonome di aree diverse da quelle in cui si risiede. Questo è consentito quando non è possibile assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso Comune/Regione/Provincia autonoma.
Comunque, non è possibile spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza necessaria. Solitamente, la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori o disabili che abitualmente egli già assiste.
Per ulteriori informazioni: www.governo.it/it/articolo/domande-frequenti-sulle-misure-adottate-dal-governo/15638#zone
Che ne dite unimamme? Avete capito tutte queste regole?