Alcune mascherine vietate perché la loro efficienza non sarebbe sufficiente per il contrasto alla pandemia e alle nuove varianti. Ecco cosa succede in Francia e Germania.
Una delle misure per evitare di contagiarci oltre al distanziamento sociale è l’uso della mascherina. Dall’inizio si sta dibattendo su quale sia la migliore e quale indossare sopratutto nei luoghi chiusi ed affollati e c’è anche chi ha messo in dubbio la loro efficacia. Adesso ci sono delle novità sopratutto dopo la scoperta delle altri varianti del Covid, come quella inglese.
A seguito della diffusione delle nuove varianti, le autorità di due Paesi Europei, Francia e Germania, hanno messo al bando le mascherine di stoffa che non sembrerebbero garantire la giusta protezione. A volte questo tipo di mascherine viene preferito perché sono lavabili e riutilizzabili, ma a quanto pare non sempre sicure.
Il ministero francese per la sanità pubblica ha dichiarato: “Non stiamo mettendo in dubbio l’utilità delle mascherine usate finora, ma poiché non abbiamo nuove armi contro i nuovi ceppi l’unica cosa che possiamo fare è migliorare le armi che abbiamo già“, come riportato anche da Tgcom24. Chiedendo anche di aumentare la distanza di sicurezza da 1 a due metri.
Alla Francia fa eco anche la Germania che ha esteso il lockdown fino al 14 febbraio e vietato le mascherine di stoffa. Inasprite alcune misure tra le quali l’uso di una mascherina protettiva medica, a scelta tra quella chirurgica, KN95 o FFP2, nei luoghi pubblici e dove è difficile mantenere il distanziamento: supermercati, negozi e sopratutto sui mezzi pubblici.
Ed in Italia? Per il momento non ci sono nuove misure, il direttore di malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali), Massimo Andreoni ha però espresso il suo parare sulle mascherine in un’intervista al Messaggero.
L’esperto ha spiegato che quelle chirurgiche danno un buon potere filtrante, ma non come quelle FFP2 che sono utili in alcune situazioni particolari: “Ci sono studi scientifici che dimostrano che le ffp2 sono più filtranti rispetto alle mascherine chirurgiche, ma questo riguarda condizioni particolari, ossia ambienti in cui esiste una saturazione di virus molto alta“. Nella lista dei luoghi figurano prima di tutto gli ospedali o zone con spazi ridotti dove si pensa che ci siano malati infettati.
Per il treno e la metro puntualizza: “La probabilità che nell’autobus esista un soggetto positivo è modesta, l’apertura e la chiusura delle porte determinano inoltre un continuo ricambio d’aria. Nei treni, normalmente, c’è un sistema di areazione. Non dimentichiamo poi che la mascherina ffp2 ha una sopportazione da parte dell’utente che è inferiore rispetto a quella chirurgica. Si rischia che quando uno la utilizza, poi prova continuamente a spostarla per respirare con maggior facilità“.
In questo anno si sono viste anche persone che indossano due mascherine chirurgiche pensando di avere una protezione più alta. Per Andreoni però questa misura non è giustificata, e aggiunge: “Ribadisco, la singola mascherina chirurgica offre una quantità di filtrazione sufficiente per bloccare l’ingresso del virus in condizioni ambientali abituali. Si pensi che le mascherine ffp2 o anche la ffp3 vengono utilizzate in concentrazioni di areosol elevatissime, per esempio nelle terapie intensive. Ma se ci si trova in un sistema in cui la concentrazione è a bassi livelli, e tutti usano la mascherina, quindi per esempio sugli autobus o nei treni, basta indossare quella chirurgica“.
Il problema è che a volte non tutti la usano nel modo corretto.
Poi c’è anche un altro punto da tenere conto, il costo. Quella chirurgica costa pochi centesimi mentre per quelle FFP2 si aggira anche verso i tre euro: “Chiunque la deve indossare tutti i giorni preferisce spendere alcuni centesimi per quella chirurgica piuttosto che alcuni euro per la ffp2 che in genere ha un costo 5-10 volte superiore. Va a finire però che, invece di cambiarla come si dovrebbe, la si usa dieci giorni consecutivi, e così il livello di protezione è molto basso. Non dimentichiamo che se la richiesta di ffp2 fosse massiccia, dovremmo fare i conti con un prodotto che è sicuramente meno disponibile rispetto alla chirurgica“.
Per il momento in Italia non verranno prese le stesse misure della Germania, ma è necessario indossarla sempre e nel modo corretto: bocca e naso ben coperti e non abbassarla per tossire o per parlare, altrimenti il suo scopo diventa inutile.
Naturalmente la mascherina da sola non basta, occorre mantenere il distanziamento e iginiezzare spesso le mani.
Voi unimamme indossate sempre la mascherina in modo corretto?
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