Una ricerca dimostra che i traumi delle madri durante l’infanzia, come abbandono e abusi, si riflettono sui figli a livello cerebrale.
Unimamme, avere un’infanzia serena è fondamentale, purtroppo sappiamo che non tutti i bambini ricevono tutte le cure di cui hanno bisogno.
Ciò che accade nei primi anni della nostra vita può avere lunghe ripercussioni, come accertato dallo studio di cui vi parliamo oggi.
In realtà ci sono diverse ricerche riguardanti le conseguenze che esperienze negative fatte durante l’infanzia possono avere non solo sull’individuo, ma anche sulle generazioni future.
Studio intergenerazionale: abbandono e abusi nell’infanzia delle madri
In passato, per esempio uno studio ha dimostrato che lo stress dei genitori influenza la salute mentale dei figli. Questa ricerca aveva evidenziato che i figli con genitori che avevano avuto 4 o più esperienze avverse durante l’infanzia erano a doppio rischio di avere problemi di deficit dell’attenzione e mentali.
Lo studio di cui vi parliamo oggi, effettuato sulle mamme, è stato pubblicato su Biological Psychiatry: Cognitive Neuroscience and Neuroimaging.
Ecco come si è svolto lo studio:
- sono state selezionate 48 coppie di mamme di colore con figli
- queste iniziavano il primo trimestre di gravidanza
- è stato distribuito un questionario per valutare i traumi infantili subiti
- i traumi riguardavano esperienze di abuso precoce o abbandono
- le mamme erano state valutate per i livelli attuali di stress prenatale e per l’ansia e la depressione
Un mese dopo la nascita i piccoli sono stati sottoposti a una scansione cerebrale utilizzando la risonanza magnetica funzionale a riposo.
Si tratta di una tecnologia non invasiva che si poteva usare mentre i piccoli erano a riposo.
Gli scienziati si sono concentrati sulle connessioni cerebrali tra l’amigdala, centrale per l’elaborazione delle emozioni paurose e altre due regioni del cervello:
- la corteccia prefrontale
- e la corteccia cingolata anteriore.
Questa aree svolgono un ruolo importante nella regolazione delle emozioni.
I bambini le cui madri hanno vissuto abbandono emotivo durante l’infanzia avevano connessioni funzionali più forti tra l’amigdala e le regioni corticali.
Gli scienziati, una volta controllate le mamme, hanno scoperto che più abbandono emotivo una mamma aveva sperimentato durante l’infanzia più l’amigdala del suo bambino era collegata alle regioni corticali frontali.
I risultati inoltre, suggeriscono che l’abbandono emotivo infantile ha effetti intergenerazionali sulla struttura e funzione del cervello.
La dottoressa Cassandra Hendrix, del dipartimento di psicologia presso la Emory University di Atlanta, ha dichiarato che: “la firma neurale che abbiamo riscontrato nei neonati di 1 mese di madri emotivamente trascurate può essere un meccanismo che porta ad un aumento del rischio di ansia, oppure potrebbe essere un meccanismo compensatorio che promuove la resilienza nel caso in cui il bambino abbia meno assistenti di supporto”.
L’abbandono emotivo subito dalla mamma può predisporre il piccolo a rilevare più prontamente la minaccia nell’ambiente quasi dalla nascita.
La dottoressa sottolinea che i loro risultati mettono in risalto l’importanza del sostegno emotivo nei primi anni del bambino o bambina.
Il dottor Carter aggiunge che questi risultati si aggiungono alla prova delle conseguenze intergenerazionali delle prime avversità della vita.
Noi vi invitiamo a leggere anche un’altra ricerca che dimostra come le conseguenze dei traumi passano dai genitori ai figli.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questi risultati?