E’ di qualche ora fa la notizia di una nuova vittima delle challenge estreme che stanno spopolando su Tik Tok. Ecco cosa è successo.
La tragedia è accaduta mercoledì sera. E’ da allora, infatti, che Antonella, una bambina di dieci, ha cercato di lottare tra la vita e la morte. Ieri, purtroppo, è arrivata la notizia che, dopo ore di agonia, per la piccola non c’è stato nulla da fare. La tragedia è accaduta a Palermo.
E’ morta ieri pomeriggio a Palermo una bambina di dieci anni, dopo aver lottato per sopravvivere da mercoledì sera, quando il padre l’ha trovata strangolata dalla cintura di un accappatoio, nel bagno di casa. Nonostante i genitori e il fratello di quattro anni si trovavano a pochi metri dalla bambina, nn si sono accorti di nulla.
Quando il padre è entrato in bagno, ha trovato la figlia cianotica e riversa a terra, con la cintura legata al collo e, poco distante da lei, il cellulare da cui, probabilmente, si potrà risalire agli ultimi momenti della povera ragazzina.
La ragazzina è stata portata dal padre all’ospedale dei Bambini Di Cristina dove è stata ricoverata in condizioni disperate, nel reparto di rianimazione. Il direttore sanitario dell’ospedale, Salvatore Requirez, infatti, ha spiegato: “La bambina è arrivata in arresto cardiocircolatorio da un tempo indefinito. Immediatamente è stata rianimata e il cuore ha ripreso a battere. L’abbiamo poi sottoposta a Tac che ha evidenziato subito una situazione di coma profondo da encefalopatia post anossica prolungata”.
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I genitori e il fratellino di 4 anni e il terzo in arrivo, sono rimasti in ospedale per stare vicino alla bambina, ma, già nella mattinata di ieri, i medici hanno riferito che la ragazzina si trovava in coma irreversibile, mantenuta in vita dai macchinari. Alle 13, poi, la straziante notizia: “Antonella è in una condizione di morte cerebrale”.
Nonostante la comprensibile disperazione, i genitori hanno deciso di dare il consenso alla donazione degli organi della piccola. Quella di Antonella è una famiglia umile che, così come riportano alcuni media locali, vive in una modesta casa del centro storico di Palermo.
A tal proposito, il Corecom Sicilia, Comitato regionale per le comunicazioni, ha voluto esprimere la sua vicinanza alla famiglia: ” Siamo vicini alla famiglia della bimba palermitana di dieci anni che si è soffocata accettando una sfida su Tik Tok”. Non solo, il Corecom ha fatto anche sapere che avvierà una segnalazione all’Autorità Garante per le comunicazioni per chiedere l’adozione di provvedimenti “più opportuni”.
Sempre secondo il Comitato per le telecomunicazioni, le istituzioni, regionali e nazionali dovrebbero agire nell’ottica di per impedire, o quantomeno limitare, la circolazione di applicazioni così diffuse e che, soprattutto, si stanno rivelando dannose per la salute dei più piccoli.
Un’altra sfida estrema sta spopolando tra i più giovani e di cui è caduta vittima anche questa bambina di dieci anni. Ritrovata con la cintura dell’accappatoio attorno al collo e l’estremità legata al termosifone, aveva partecipato alla sfida di resistenza al soffocamento mentre si filmava su TikTok.
“Black out challenge”, questo è il nome che è costata la vita ad Antonella che, tra l’altro, non è l’unica vittima di questi “giochi della morte” sui social . Basti pensare alla Benadryl challenge che consiste nell’ingerire grandi quantità del farmaco antistaminico per arrivare ad avere le allucinazioni e di cui ve ne avevamo già parlato.
La Procura dei minori di Palermo ha aperto un fascicolo per il reato di istigazione al suicidio contro ignoti che consentirà agli investigatori di eseguire tutti gli accertamenti tecnici sul cellulare della ragazzina. A coordinare l’indagine è il procuratore Massimo Russo.
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Per quanto riguarda la procura ordinaria, invece, si impegnerà ad indagare per comprendere com’è possibile che una minorenne abbia potuto iscriversi a TikTok quando l’età minima è di 16 anni.
Unimamme cosa ne pensate di questa ennesima tragedia ai danni di una bambina di dieci anni? Non trovate anche voi quantomeno strano che una bambina così piccola abbia potuto iscriversi alla piattaforma senza nessun controllo?
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