Bambino sfugge a un pedofilo sul web e lo denuncia. La storia.
Mentre giocava con gli amichetti online, un bambino di 11 anni ha ricevuto un messaggio che sembrava quello di un suo amico. Rispondendo normalmente, il bambino ha avuto una bruttissima sorpresa.
Chi gli aveva scritto non era un altro bambino ma un adulto con cattive intenzioni. Ecco cosa è successo.
Un bambino di 11 anni, chiamato Mario come nome di fantasia, un giorno stava giocando online con i suoi amici, autorizzato dai genitori, che comunque tenevano sotto controllo la sua attività sui web, quando è stato contattato con un messaggio via Instagram.
Impegnato a seguire il gioco, Mario ha letto il messaggio distrattamente, accettando la richiesta di contatto. Il bambino pensava si trattasse di un suo amico che conosceva, sebbene il profilo che lo aveva contattato fosse nuovo per lui. Una volta accettato il contatto tra i suoi follower, Mario ha ricevuto una richiesta di numero di telefono. “Ho perso il cellulare, ti contatto qui perché tu mi dia di nuovo il tuo numero di telefono”, è il messaggio che gli è stat inviato. Come scrive l’agenzia Agi nel riportare la notizia.
Anche in questo caso, Mario non ci ha pensato troppo, e convinto di avere di fronte un coetaneo amico, gli ha dato il suo numero. Purtroppo questa leggerezza gli è costata una vera e propria persecuzione. Dall’altra parte del telefono, infatti, non c’era un altro bambino e nemmeno un amico, ma un adulto malintenzionato, un pedofilo per dirla in poche parole.
L’undicenne ha iniziato a ricevere messaggi morbosi e sessualmente espliciti. Il pedofilo stava tentando di approcciarlo con richieste oscene, come quella di toccarsi davanti all’obbiettivo del telefonino e di inviargli il filmato. In un primo momento Mario ha pensato a uno scherzo, rispondendo con una battuta a quello che crede un amico. L’uomo però non ha mostrato alcuna intenzione amichevole, anzi ha ripetuto la richiesta in modo sempre più insistente. Il pedofilo gli ha perfino proposto di fare qualcosa insieme in videochiamata.
Preso dal panico il bambino ha bloccato il numero di telefono del pedofilo, ma è rimasto da solo a gestire questo approccio molesto. Mario aveva troppa paura di essere rimproverato dai genitori per la leggerezza nell’accettare il contatto via social da uno sconosciuto.
Poi, pensando di dover in qualche modo provare ai genitori di essere stato molestato, prima di raccontare tutto, Mario ha sbloccato il numero del pedofilo. In quel momento è stato investito da una raffica di messaggi, tutti molesti. Il bambino si è spaventato di nuovo ed era talmente terrorizzato che non riusciva più a dormire la notte, dopo aver ricevuto i nuovo messaggi. Preso dall’angoscia ha svegliato i genitori per raccontare loro cosa era successo.
I genitori, capendo subito la gravità di quello che era successo, hanno subito rassicurato e tranquillizzato il figlioletto. Il giorno dopo, il padre di Mario ha sporto denuncia alle forze dell’ordine contro lo stalker pedofilo che aveva contatto il figlio. Alle forze dell’ordine ha consegnato tutte le prove: le copie e gli screenshot dei messaggi e naturalmente il numero di telefono da cui erano arrivati.
Ora, gli inquirenti sono al lavoro per rintracciare il pedofilo e presto Mario potrebbe essere ascoltato dal magistrato in Procura. Il padre del bambino aspetta maggiori informazioni e rassicurazioni. Nel frattempo, i genitori di Mario hanno avvertito tutti gli amici del figlio e i suoi contatti telefonici e social per metterli in guardia contro il pedofilo che potrebbe contattarli usando la sua “amicizia” social con Mario.
Una brutta vicenda che per fortuna si è conclusa senza troppi danni. Mario è riuscito a non cadere nella rete del pedofilo e a uscirne senza gravi traumi. Purtroppo non sempre è così.
Ricordiamo anche il fenomeno della pedofilia femminile, da non sottovalutare.
Che ne pensate unimamme di questo caso?
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