Secondo uno studio recente, il successo di una gravidanza dipende moltissimo anche dalla salute del papà: ecco cosa c’è da sapere.
Purtroppo ancora oggi le cause che portano alla perdita di un bambino durante i primi mesi di gravidanza sono davvero tantissime. Fino ad adesso, la maggior parte delle ricerche si sono concentrate sulle donne per comprendere quali fossero le difficoltà che portavano a non terminare la gravidanza.
Molti di questi studi hanno preso in considerazione lo stato di salute di quest’ultima prima di rimanere incinta. I campi in cui si sono concentrati sono:
- l’alimentazione,
- lo sport,
- l’uso o meno di alcol,
- la situazione dell’apparato genitale,
- l’età.
In un articolo precedente anche noi abbiamo trattato degli argomenti simili, consigliando alle donne che vogliono pianificare una gravidanza cosa fare o meno per prendersi cura della loro salute. Nell’approfondimento “Concepimento: le cose da sapere e fare prima della gravidanza” c’è tutto quello che bisogna sapere.
Tuttavia alcuni recenti studi si sono concentrati anche sulla figura dell’uomo nello scoprire quanto la salute di quest’ultimo può influire sul concepimento e la sua buona riuscita.
La ricerca di cui vi parliamo oggi è stata condotta dal professor Micheal Eisenberg della Università di Medicina di Standford in California. Lo studio ha esaminato diverse donne incinte tra il 2009 e il 2016 negli Stati Uniti e pubblicato poi nella rivista scientifica Human Reproduction.
Ma che cosa ha scoperto la ricerca?
La salute del papà influisce il successo della gravidanza
Lo studio ha rivelato che più di un quarto delle gravidanze studiate, con il papà che non sta bene, potevano essere:
- ectopiche,
- terminare con un aborto spontaneo
- o addirittura con un parto del bambino non in vita.
Le malattie o le condizioni mediche incriminate nel papà sono:
- obesità,
- diabete
- ipertensione
- o livelli elevati di colesterolo.
Gli uomini a cui sono state rilevate queste malattie metaboliche sono stati comparati con altri uomini che non presentavano alcun tipo di malattia. Ciò ha confermato che rispetto agli uomini che non avevano nulla, il rischio di di interruzione della gravidanza è aumentato del 10%, 15% e 19% rispettivamente con gli uomini con uno, due o tre e più componenti.
Le dichiarazioni del professore che ha condotto la ricerca sono molto chiare su questo punto di vista. Ecco cosa ha dichiarato alla rivista:
“È noto da tempo che la salute delle madri ha un impatto sullo sviluppo del feto e sugli eventi al momento della nascita. Questo è il primo studio che suggerisce che le gravidanze nate da uomini con un numero crescente di condizioni mediche sono a maggior rischio di finire in aborto spontaneo, gravidanza extrauterina o morte in utero. Nel gruppo di uomini che abbiamo studiato, il rischio di perdere la gravidanza era del 17% nelle coppie in cui il padre non aveva componenti della sindrome metabolica ma aumentato al 21% nelle coppie in cui il padre ha una componente della sindrome metabolica, 23% dove ha due e il 27% se ne ha tre o più. Sebbene questo studio non possa dimostrare che una cattiva salute paterna sia una causa di interruzione della gravidanza, mostra che esiste un’associazione. Le implicazioni cliniche di questi risultati sono che la consulenza pre-concepimento non dovrebbe dimenticare il padre, poiché la sua salute può avere un impatto importante sulla gravidanza”.
I ricercatori per avere un quadro maggiore sulla situazione hanno raccolto i dati delle richieste di risarcimento assicurative che coprono 958.804 mila gravidanze. All’interno di questi dati oltre alla sindrome metabolica hanno rivelato altre informazioni su diverse condizioni mediche come la broncopneumatia cronica ostruttiva (BPCO), la depressione e le malattie cardiache.
Inoltre gli studiosi hanno anche calcolato l’intera storia medica del paziente, focalizzandosi su quelli che presentavano problemi con insufficienza cardiaca, infarto, malattie renali ed epatiche, cancro, ictus e demenza.
Oltre a ciò hanno tenuto in considerazione altri fattori che avrebbero potuto influenzare la gravidanza, in particolare l’età, la salute, il peso della madre e se il padre o la madre fumavano o meno.