I Lego, i famosi mattoncini che hanno accompagnato la crescita dei bambini di tante generazioni hanno una storia lunga 63 anni: il loro brevetto fu depositato nel 1958.
Il 28 Gennaio 1958 fu depositato il brevetto di un innovativo giocattolo per bambini: dei mattoncini destinati a diventare il gioco preferito di milioni di bambini. I Lego hanno accompagnato tantissime generazioni e quest’anno compiono 63 anni.
Mattoncini, omini o navi spaziali: i Lego permettono ad ogni bambino di dare spazio alla propria creatività e assecondare la propria fantasia. La storia di questi giocattoli senza tempo è affascinante. Scopriamola!
Tutti i bambini amano i Lego! La storia di questo gioco intramontabile è raccontata dal suo brevetto, depositato ben 63 anni fa in Danimarca: il 21 Gennaio 1958.
Sul brevetto si legge il nome del depositario Godtfred Kirk Christiansen, l’inventore che nel 1957 divenne amministratore delegato dell’azienda. L’inventore originario dei mattoncini più famosi al mondo fu Ole Kirk Christiansen, il padre, che, tuttavia, morì solo sei mesi dopo il deposito in Danimarca.
“Elementi costitutivi, strisce o parti di edifici simili da assemblare senza l’uso di elementi aggiuntivi, dotati di fori, scanalature o protuberanze complementari, ad es. con sporgenze primarie che si adattano in spazi complementari tra sporgenze secondarie“, è questa la descrizione che si può leggere nei fogli del brevetto.
Il nome Lego, come si legge sul sito, significa letteralmente “gioca bene” ed è una abbreviazione di due parole danesi “leg godt”.
Dal 1961 la Lego ha concesso il brevetto agli Stati Uniti e da allora è diventato un produttore internazionale: ad oggi, i mattoncini attualmente in commercio, sono perfettamente assemblabili con quelli degli anni ’50!
Tuttavia, non è stato Ole Kirk Christiansen ad avere la brillante idea: negli anni ’40, in Inghilterra, furono inventati dei mattoncini “autobloccanti” da un tale Harry Fisher Page. I mattoncini inglesi ebbero un tale successo tra i bambini che la notizia della loro invenzione arrivò perfino in Danimarca.
Un’azienda danese che produceva giocattoli per bambini, infatti, si interessò a quel prodotto: sembrerebbe che un rappresentante portò alla ditta alcune copie di quei mattoncini e suggerì di acquistare una macchina che li producesse in modo automatico.
La Lego ha poi brevettato l’invenzione con qualche leggera modifica in modo tale da non sovrapporre il suo prodotto con quello ideato da Harry Fisher Page. L’inglese, esasperato si tolse la vita e non venne mai a conoscenza del fatto che una copia non autorizzata del suo prodotto avesse conquistato il mercato internazionale.
E voi Unimamme, conoscevate questa storia? Che ne pensate?
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