Quali sono i documenti necessari per usufruire della ristrutturazione edilizia agevolata? Ecco tutte informazioni necessarie
Tutti coloro che hanno deciso di usufruire del Bonus 110 per cento, deve essere a conoscenza di quali sono i documenti necessari da presentare per la certificazione del passaggio di classe energetica. Importanti per usufruire del bonus in questione sono anche le asseverazioni. Cosa sono? A chi spetta controllarle e firmarle? Dove devono essere inviate? Di seguito, le risposte a tutte le domande per accedere al bonus di ristrutturazione edilizia agevolata. A tal proposito, vi avevamo già parlato delle agevolazioni previste, per il 2021, nel bonus casa.
Cosa serve per dimostrare il passaggio di classe energetica?
Innanzitutto, per usufruire del bonus è importante fornire l’Ape, ossia l’Attestazione di prestazione energetica; è proprio quest’ultima, infatti, a dimostrare se, c’è stato tra l’inizio e la fine dei lavori il salto di due classi energetiche, come richiesto per aver accesso al superbonus.
Di conseguenza, dovrà essere presentata nel momento in cui si iniziano gli interventi e, poi, alla fine per accertare il risultato che si è conseguito.
Per poter effettuare la certificazione, è necessario rivolgersi ad un addetto iscritto regolarmente ad un ordine professionale, con abilitazione alla progettazione di edifici e impianti per immobili. Va precisato che, nel caso in cui, la certificazione rendesse necessarie delle competenze diverse, potrebbe essere richiesto l’intervento di più tecnici.
Oltre all’Ape, va allegata la “Dichiarazione di indipendenza” volta a certificare che non ci sia conflitto di interessi da parte di colui che certifica la progettazione e la realizzazione dell’edificio, anche rispetto ai relativi fornitori dei materiali. Non deve avere nemmeno alcun grado di parentela fino al quarto grado con il committente.
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Cosa sono le asservazioni da inviare all’Enea?
Un altro documento importante per l’accesso al bonus è: l’asservazione, che non è altro che il documento mediante il quale il professionista abilitato certifica che gli interventi sono stati eseguiti in conformità ai requisiti tecnici previsti e che, tra l’altro, le spese che si sono sostenute sono congrui ai criteri stabiliti dalla legge.
Il predetto professionista dovrà inviare il documento entro i 90 giorni dal conseguimento dello stato di avanzamento dei lavori o dal completamento degli interventi.
L’Enea verificherà almeno il 5% dei documenti presentati tra questi almeno il 10% dovranno essere verificati ulteriormente.
Va precisato che le spese per le asseverazioni fanno parte del superbonus.
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Polizza assicurativa a tutela del tecnico
Come tutela da eventuali errori, il tecnico che firma le asseverazioni deve avere una polizza assicurativa con copertura minima di 500mila euro.
Nel caso in cui, all’Enea venga offerta una dichiarazione falsa, sono previste sanzioni che vanno dai 2.000 ai 15.000 euro, prevedendo anche conseguenze penali nel caso in cui le irregolarità dovessero rivelarsi più gravi.
Se, poi, le sanzioni determinano la perdita del superbonus, per il contribuente è previsto il risarcimento dal tecnico, che poi dovrà rispondere al suo ordine professionale.
Una volta presentata la domanda, quali documenti vanno conservati?
I documenti da conservare sono:
- fatture e ricevute attestanti le spese sostenute;
- ricevute dei bonifici del pagamento di tali spese;
- dichiarazione di consenso del proprietario ad eseguire i lavori nel caso in cui i lavori sono effettuati da colui che è in affitto nell’immobile o anche da chi ha firmato l’impegno all’acquisto dell’immobile, ma non ha ancora eseguito la sottoscrizione del rogito;
- copia del consenso da parte dell’assemblea condominiale;
- tabella millesimale relativa alla ripartizione delle spese per i lavori effettuati su parti in comune del condominio o, alla certificazione dell’amministratore;
- copia dell’asseverazione inviata all’Enea.