È previsto per lunedì 1 febbraio il rientro a scuola per gli studenti delle scuole superiori. Ecco le regioni interessate
A partire da lunedì, per quasi tutti gli studenti delle classi superiori, è previsto il rientro a scuola anche per quelli delle regioni che ancora non avevano dato la propria autorizzazione. Le regioni in questione sono il Veneto, il Friuli-Venezia Giulia, la Basilicata, la Campania, la Puglia, la Calabria e, infine, la Sardegna.
Ovviamente, nonostante il rientro imminente, le limitazioni sulla presenza degli studenti in aula rimarranno in vigore, di conseguenza, gli studenti dovranno alternarsi tra didattica a distanza e in presenza.
Anche per la regione Sicilia è previsto il rientro per il 1 febbraio. In particolare, in questa regione, lunedì si passerà dalla zona rossa a quella arancione e la didattica in presenza, per gli studenti delle scuole secondarie, si avrà, ma in due fasi ben distinte. Secondo quanto stabilito dall’ordinanza pubblicata ieri dalla Regione Sicilia, infatti, il 1 febbraio rientreranno in classe gli studenti di seconda e terza media. Per ciò che concerne quelli delle scuole superiori, invece, la data è fissata all’8 febbraio.
Per quanto riguarda le regioni in zona arancione e gialla, la didattica è prevista in presenza fino alla terza media, per le scuole superiori, invece, la didattica in presenza è fissata almeno al 50 % fino a un massimo del 75 % degli studenti in ogni classe .
Va ricordato che, diverse regioni però si erano organizzate diversamente, rimandando il rientro per gli studenti delle classi superiori. A tal proposito, il governo ha sempre dichiarato contrarietà alle limitazioni delle lezioni in presenza per le classi superiori, nelle zone arancioni. Al riguardo, il 17 gennaio il Comitato tecnico scientifico aveva dato conferma alla didattica in presenza, in una percentuale compresa tra il 50 e il 75 per cento degli studenti in classe.
Leggi anche: SCUOLE IN PRESENZA: L’ALLARME DEL CTS E LE RACCOMANDAZIONI ALLE REGIONI
Su richiesta di diversi Istituti del Friuli Venezia Giulia, al rientro ci saranno psicologi per aiutare a metabolizzare l’impatto emotivo della pandemia su studenti e insegnanti. Si tratterà di interventi della durata di mezz’ora che si ripeteranno continuativamente.
Proprio qualche giorno fa, vi avevamo parlato dell’allarme conseguenze del lockdown sui minori: dall’ansia al suicidio
Unimamme cosa ne pensate di questa notizia?
Più batteri che nel gabinetto: un oggetto davvero comune nelle case di chi ha bambini…
No, la genitorialità non deve essere per forza privazione del sonno: ecco cosa potete fare…
Quale posizione ha il vostro bambino in grembo? Non serve un'ecografia: puoi scoprirlo seguendo i…
Il cibo uccide: in Italia e in Europa ogni anno sono troppi i minori di…
Dire di no è difficile in assoluto e lo è ancor di più al cospetto…
Come spiegare ai più piccoli la nostrana "festa dei morti", ultimamente quasi soppiantata da Halloween.…