Tik Tok risponde alla richiesta del Garante: ecco cosa farà per limitare l’accesso ai minori di 13 anni.
Il Garante per la Privacy, come ricorderete, aveva vietato a Tik Tok l’ulteriore trattamento dei dati degli utenti “per i quali non vi sia assoluta certezza dell’età e, conseguentemente, del rispetto delle disposizioni collegate al requisito anagrafico“. Sul social network, come su altri, l’età minima di iscrizione è di 13 anni, un limite tuttavia facilmente aggirabile. Tanto che a Tik Tok sono iscritti moltissimi bambini.
Il provvedimento era stato adottato, in via d’urgenza, dopo la tragica morte della bambina di 10 anni di Palermo, sembra per una challenge su Tik Tok. In realtà era stato già preceduto da un’altra richiesta del Garante, che lo scorso dicembre aveva contestato al social diverse violazioni:
- scarsa attenzione alla tutela dei minori;
- facilità con la quale è aggirabile il divieto, previsto dalla stessa piattaforma, di iscriversi per i minori sotto i 13 anni;
- poca trasparenza e chiarezza nelle informazioni rese agli utenti;
- uso di impostazioni predefinite non rispettose della privacy.
I giornali avevano parlato di “blocco” del social, ma in realtà ha sempre funzionato. Ora, Tik Tok ha risposto al Garante, annunciando quali provvedimenti prenderà per adeguarsi alla richiesta di tutela dei minori sotto i 13 anni di età.
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Tik Tok in risposta al Garante: vietato ai minori di 13 anni
Il social di video brevi Tik Tok ha risposto al Garante per la protezione dei dati personali in Italia, promettendo un controllo migliore sull’età degli utenti che si iscrivono alla sua piattaforma, anche attraverso l’uso di tecnologie innovative.
Un’azione che sarà a tutto campo e impiegherà anche l’utilizzo di campagne di sensibilizzazione verso i ragazzi e i genitori. Dopo il caso della bambina di Palermo, anche se non ci sono prove che al momento della tragica morte fosse sul social finito sotto accusa, Tik Tok si è impegnato a risolvere il problema dell’uso del suo social da parte dei bambini, che non potrebbero iscriversi. Una mossa che è anche una strategia per risollevare l’immagine del social che nelle ultime settimane è finito sotto accusa.
“Tik Tok adotterà misure per bloccare l’accesso agli utenti minori di 13 anni e valuterà l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale per la verifica dell’età“, annuncia oggi il Garante per la privacy. “Inoltre, lancerà una campagna informativa per sensibilizzare genitori e figli“, aggiunge il Garante, spiegando che si tratta della risposta alle sue richieste ricevuta dalla società . “L’Autorità si è, in ogni caso, riservata di verificare l’effettiva efficacia delle misure annunciate“.
Il primo provvedimento concreto di Tik Tok sarà quello di chiedere nuovamente l’età a tutti i suoi utenti italiani, a partire dal 9 febbraio. Gli utenti italiani saranno momentaneamente bloccati nell’utilizzo della app e solo dopo aver indicato la propria data di nascita potranno riprendere a utilizzarla. Sulla app, la società invierà notifiche push agli utenti prima di bloccarli, e li informerà sul requisito dell’inserimento dell’età. Tutti gli utenti di età inferiore a 13 anni verranno esclusi dalla piattaforma.
In questo primo passaggio, naturalmente il social dovrà fare affidamento su quello che dichiareranno i suoi utenti e sui controlli da parte dei genitori dei minori. Per questo motivo Tik Tok ha annunciato l’utilizzo di tecnologie che siano idonee a identificare la vera età dei suoi utenti. Si tratta di sistemi basati sull’intelligenza artificiale che finora non sono mai stati utilizzati sul social e che ancora non si conosce come saranno strutturati.
Potrebbe trattarsi di tecnologie basate sul riconoscimento facciale. Il ricorso a un sistema del genere, tuttavia, pone altri problemi, relativi al trattamento dei dati personali di categorie protette come i minori.
Per questo motivo, gli sviluppatori di Tik Tok impiegheranno del tempo prima di introdurre una tecnologia che sia in grado di riconoscere gli utenti minori di 13 anni iscritti alla sua piattaforma, nonostante il divieto, allo stesso tempo rispettando la loro riservatezza. Le nuove tecnologie, sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale a fini di “age verification“, saranno discusse con l’Autorità privacy dell’Irlanda, Paese dove la società cinese proprietaria di Tik Tok ha stabilito la sua sede per l’Europa.
Inoltre, dopo l’intervento del Garante, il 25 gennaio Tik Tok ha introdotto nella sua app un pulsante che consente facilmente agli utenti di segnalare altri utenti che hanno o sembrano avere meno di 13 anni.
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La società si è anche impegnata a raddoppiare il numero dei moderatori di lingua italiana dei contenuti presenti sulla piattaforma. Mentre dal 4 febbraio partirà la campagna informativa sul corretto uso del social, sia sulla app che su altri canali come la stampa e il web. La campagna sarà rivolta soprattutto ai genitori, ribadendo il limite di età dei 13 anni per l’iscrizione. Saranno anche pubblicati dei banner per fornire link con informazioni sugli strumenti di sicurezza e su come cambiare le impostazioni del profilo da “pubblico” a “privato”.
A tutela degli utenti minori di 18 anni, Tik Tok migliorerà il riassunto della propria Informativa Privacy sulla app. Spiegherà, in modo accessibile e coinvolgente, i tipi di dati che raccoglie e come vengono trattati.
Infine, il Garante ha annunciato una campagna di sensibilizzazione in collaborazione con Telefono Azzurro. La campagna sarà lanciata con spot in tv rivolti ai genitori, con l’obiettivo di richiamarli a svolgere un ruolo attivo di vigilanza e a prestare particolare attenzione al momento in cui verrà richiesto ai figli di indicare la loro età per accedere a Tik Tok.
Che ne pensate unimamme di queste iniziative? Le ritenete utili?