Chiara Ferragni ha condiviso un messaggio in cui parla della nascita di Leone, delle difficoltà affrontate.
Chiara Ferragni, alla 32° settimana di gravidanza della sua secondogenita, ormai conta le settimane che la separano dal tenere tra le braccia il suo nuovo frugoletto.
Solo poco tempo fa aveva raccontato ai suoi milioni di followers che tipo di parto vorrebbe avere con la figlia, di cui non si conosce ancora il nome.
Nel frattempo l’influencer ha pubblicato su Instagram un nuovo post con una foto risalente alla nascita del piccolo Leone e un lungo posto.
Ecco che cosa ha scritto l’imprenditrice digitale: “dal momento che in tanti me l’avete chiesto, ecco la storia della nascita di Leo”.
Chiara, nel post che ha raggiunto 883 mila Like e più di 4 mila commenti, ha dichiarato che lei e Fedez hanno trascorso la gravidanza tra Milano e Los Angeles, trasferendosi definitivamente solo alla 29° settimana per poter partorire lì.
“Fino alla 32° settimana si è trattato di una gravidanza semplice. Potevo viaggiare, lavorare e fare tutto ciò che ero solita fare prima. Ma, dalla trentaduesima settimana, ho cominciato ad avere problemi alla placenta. Anche il mio liquido amniotico era scarso, così sono stata messa a riposo, a casa, con l’idea di partorire tra la trentaseiesima e la trentasettesima settimana”.
Alla 37° settimana le è stato detto che non era più sicuro attendere ancora e così all’una del mattino del 1 marzo le è stata fatta l’induzione.
“Ho cominciato l’induzione, con un catetere di Foley e contrazioni molto dolorose. Ho cominciato a prendere l’ossitocina, così da preparare il mio corpo al parto. Poche ore dopo, intorno alle undici della mattina, mi hanno rotto le acque (funziona così con l’induzione) e io ho richiesto l’epidurale (che ho amato)“.
A un certo punto, però, le cose hanno preso una brutta piega. “Il battito cardiaco di Leo ha cominciato ad accelerare“.
A lei hanno dato ossigeno e ridotto l’ossitocina “ho cominciato ad avere paura“.
Successivamente le hanno comunicato che aveva un’infezione, per cui sono stati necessari degli antibiotici.
A quel punto Chiara Ferragni era davvero spaventata e dopo 18 ore di travaglio pensava che avrebbero deciso per un cesareo.
” Poi, però, è arrivato il mio dottore ed ero abbastanza dilatata per un parto naturale“.
Così è arrivato il momento decisivo. “Ho cominciato a spingere con Fede al mio fianco e, intorno alle 23.37 (ventidue ore dopo aver cominciato l’induzione), ho finalmente potuto conoscere Leo. Ho potuto stringerlo per trenta secondi, poi lo hanno portato via per dei controlli prima di ridarmelo. Non potevo smettere di piangere per la felicità. Il parto è l’esperienza della vita”.
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Moltissime persone hanno postato dei cuori, una sua collaboratrice, Michela Gombacci, ha commentato: “sembra ieri! Che emozione essere riuscita a starti accanto in quel giorno speciale”.
Unimamme, a voi è piaciuto il racconto della Ferragni?
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