Farmaci anti-Covid illegali e pericolosi: l’allerta del Ministero della Salute.
Tutti vogliamo uscire il prima possibile dall’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19, per tornare a una vita almeno apparentemente normale. La stanchezza verso le misure restrittive comincia a farsi sentire, mentre i governi cercano di accelerare le vaccinazioni per proteggere la popolazione più fragile e far ripartire l’economia in sofferenza.
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I farmaci anti-Covid: cosa sapere
Tra i vari interventi di contrasto alla malattia c’è anche l’utilizzo di diversi farmaci e lo sviluppo di nuovi. Va comunque sottolineato che al momento non esiste una vera cura contro la malattia Covid-19. I farmaci in uso possono contenere la sua evoluzione e trattare i sintomi. Così come accade per diversi antinfiammatori in uso.
Al momento si stanno sperimentando i cosiddetti anticorpi monoclonali, che tuttavia possono essere somministrati solo in ospedale, sotto controllo medico, e a particolari condizioni. Questi farmaci, infatti, sembra che possano evitare un esito più grave nella malattia in alcune categorie di pazienti a rischio, ma vanno somministrati nei primissimi giorni della malattia, prima che i pazienti sviluppino sintomi importanti. L’AIFA, Agenzia italiana del farmaco, lo ricordiamo, ha autorizzato un uso sperimentale di due anticorpi monoclonali per una categoria limitata di pazienti, ad altro rischio di evoluzione della malattia e in una fase precoce.
Tutto questo per spigarvi che al momento non esistono farmaci “miracolosi” contro il Covid-19 o che possano guarire la malattia o risolverne i sintomi in breve tempo. Pertanto, unimmamme, diffidate sempre di chi vi propone la “soluzione definitiva” contro il Covid o il farmaco che fa sparire il virus. Al momento non ne abbiamo.
La soluzione principale sta nell’osservare le regole di prevenzione, evitando gli assembramenti, mantenendo il distanziamento fisico, igienizzando le mani di frequente e soprattutto indossando la mascherina fuori casa e in casa quando entrano degli estranei ma anche dei familiari non conviventi. Fondamentali per contenere il Coronavirus saranno i vaccini, ma l’immunizzazione della popolazione richiederà ancora dei mesi.
Quello che intanto possiamo raccomandarvi è di non prendere di vostra iniziativa nessun farmaco anti-Covid, a meno che non ve l’abbia prescritto il medico, e soprattutto di evitare l’acquisto di questi farmaci sul web, spesso si tratta infatti di farmaci non controllati e molto pericolosi. Come quelli importati illegalmente in Italia e che sono stati bloccati dai Nas all’aeroporto di Fiumicino. Ecco cosa bisogna sapere.
Farmaci anti-Covid illegali e pericolosi per la salute
Il Ministero della Salute ha comunicato oggi il sequestro, da parte dei Carabinieri del Nucleo AIFA, di circa 23.500 capsule e 180 confezioni di flaconi, per un valore di circa 80 mila euro, di medicinali come antibiotici e antinfiammatori, antipiretici utilizzati nella terapia anti-Covid. Il sequestro è avvenuto all’aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma-Fiumicino. I farmaci, importati illegalmente, provenivano dall’Africa.
Questi farmaci illegali erano trasportati clandestinamente all’interno dei bagagli di un cittadino africano, fermato durante i controlli in aeroporto. I medicinali non erano dotati di idonea certificazione medico sanitaria, delle prescritte autorizzazioni ministeriali. In alcuni casi, erano sprovvisti anche dell’indicazione dei componenti dei principi attivi e della loro origine, tali da definirli falsificati e quindi potenzialmente pericolosi per la salute pubblica. Come spiega il sito web del Ministero della Salute.
Se fossero stati somministrati, questi farmaci avrebbero potuto provocare numerosi effetti avversi soprattutto a livello cardiocircolatorio ed epatico.
Il sequestro dei medicinali illegali all’aeroporto di Fiumicino è stato effettuato dai Carabinieri del Nucleo AIFA alle dirette dipendenze del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, con il supporto del N.A.S di Roma e in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Fiumicino, coadiuvati dalla competente Direzione Antifrode e Controlli e dal personale sanitario dell’unità territoriale USMAF (Ufficio di Sanità Marittima e Aerea e di frontiera) del Ministero della Salute. L’intervento è avvenuto nell’ambito del protocollo d’intesa per l’attività di contrasto al traffico illegale di farmaci anti Covid-19 sul territorio nazionale.
L’obiettivo è quello di garantire la tutela della salute pubblica e, allo stesso tempo, impedire la vendita e la somministrazione di farmaci prodotti con modalità ignote, non sottoposte ad alcun controllo di sicurezza ed efficacia da parte delle competenti Autorità Sanitarie e quindi pericolosi per i cittadini.
Nelle scorse settimane, sempre all’aeroporto di Fiumicino, era stato eseguito il sequestro di altre 6.840 capsule e 66 confezioni di flaconi.
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Siti web per la vendita di farmaci oscurati
Non solo sequestri. I carabinieri hanno anche oscurato 11 siti web per la vendita illegale di farmaci. In questi siti, presenti su server esteri e con gestori non individuabili, erano pubblicizzati e venduti, anche in italiano, medicinali indicati per il trattamento del Covid-19.
Tra questi, erano presenti diversi farmaci vendibili solo in farmacia e soggetti all’obbligo di prescrizione medica. Inoltre, erano in vendita anche farmaci sottoposti a particolari restrizioni d’uso e indicazioni d’impiego per il trattamento del Covid, come gli antimalarici clorochina e idrossiclorochina. L’utilizzo di questi due farmaci è stato al centro di numerose discussioni, polemiche e fake news in questi mesi di pandemia.
Come riporta Ansa, ecco gli altri farmaci illegali in vendita sui siti web oscurati:
- antivirali lopinavir/ritonavir, di cui l’Aifa ha sospeso l’utilizzo al di fuori degli studi sperimentali clinici,
- il ribavirin, per cui è autorizzato l’uso solo in pazienti ricoverati con difficoltà respiratorie legate al Covid-19,
- l’antibiotico azitromicina,
- l’antinfiammatorio colchicina, oggetto di uno studio sperimentale nel trattamento del Covid-19,
- l’antinfiammatorio l’indometacina, la cui assunzione fuori stretto controllo medico può provocare gravissimi effetti collaterali,
- l’antivirale daclatasvir, offerto in rete nonostante l’Ema ne abbia vietato l’uso in tutta l’Unione Europea.
Anche nel 2021, il mercato virtuale su internet è un’importante fonte di commercio di farmaci, con gravi pericoli per la salute dei cittadini. Avvertono i carabinieri del Nas. A rischio sono soprattutto gli utenti che consultano la parte “in chiaro” e indicizzata dei siti web, agevolmente accessibile e alla portata di tutti. I Nas ricordano che i farmaci con obbligo di prescrizione non possono essere venduti su internet e l’offerta in vendita e la pubblicità dei medicinali senza obbligo di prescrizione può essere fatta on line solo sui siti di farmacie ed esercizi espressamente autorizzati, riconoscibili dal Logo Identificativo Nazionale su ciascuna pagina del sito web.
Per ulteriori informazioni: http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_2_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=nas&id=2135
Che ne pensate unimamme? Avete mai cercato farmaci sul web?