Il 6 febbraio si festeggia l’onomastico di chi si chiama Paolo. Scopriamo l’origine del nome e la storia del santo ricordato oggi.
Il nome deriva dal cognomen latino Paulus tratto dall’omonimo aggettivo, che significa, in senso stretto, “di piccola quantità”, “piccolo”. Nel contesto dei cognomina romani, Paulus veniva imposto o al figlio più giovane della famiglia oppure al più piccolo o più giovane fra due membri omonimi dello stesso nucleo familiare, come per esempio nel caso tra nonno e nipote.
Chi porta questo nome è generalmente una persona tenace ma spesso cambia umore, alternando momenti di felicità a momenti di tristezza. È passionale ed emotivo.
Varianti del nome:
I simboli associati al nome sono:
Sono diversi i santi con il nome di Paolo: oltre a San Pietro e Paolo, un altro santo viene ricordato il 25 gennaio.
Per quanto riguarda il santo, il 6 febbraio si festeggia San Paolo Miki.
Paolo Miki nasce vicino Kyōto, nel 1556 circa, in una nobile famiglia giapponese, riceve il battesimo a 5 anni e a 22 entra nei gesuiti come novizio. Diventa un missionario ma non viene ordinato sacerdote per la mancanza di vescovi in Giappone.
Se, in Giappone, all’inizio vi era indifferenza nei confronti del cristianesimo portato per la prima volta nel 1549 con Francesco Saverio, nel 1587 uno shogun, ossia un comandante dell’esercito, Toyotomi Hideyoshi, si incattivisce nei confronti degli occidentali ed emana un decreto di espulsione di tutti i missionari stranieri, che nel 1596 vengono definitivamente definiti traditori.
Nel dicembre di quell’anno Paolo Miki viene arrestato con altri due sue compagni nipponici dello stesso ordine, sei frati missionari spagnoli e i loro diciassette discepoli locali. Vengono tutti crocifissi vicino Nagasaki e, secondo quanto a noi giunto, sembra che Paolo abbia continuato a predicare anche sulla croce, fino al momento della sua morte, avvenuta il 5 febbraio del 1597.
Paolo Miki e gli altri 25 compagni martiri sono stati proclamati santi da papa PIO IX.
Paolo Miki è anche stato il primo giapponese accolto in un Ordine religioso cattolico: egli è infatti il primo gesuita del Giappone.
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