La modella e showgirl di origine venezuelana, Ainett Stephens, durante l’ultima puntata di Verissimo ha parlato del figlio autistico.
La 39enne Ainett Stephens è una modella e showgirl di origine venezuelana che ha partecipato a programmi come: Chiambretti night negli anni Duemila.
Ospite di Verissimo, ai microfoni di Silvia Toffanin ha raccontato alcuni momenti difficili della sua vita.
La modella e conduttrice, il cui vero nome è: Ainett Mery Stephens Sifontes, nata a Ciudad Guayana, nel 2000, è arrivata tra le 10 finaliste del concorso di Miss Venezuela.
Nel 2004, dopo aver sfilato come modella di intimo in Sudamerica si è iscritta a un corso di laurea in Italia, a Milano.
La sua carriera nel mondo della televisione è però iniziata nel 2005, in modo particolare, si è distinta per il ruolo della gatta nera nel quiz Il mercante in fiera, condotto da Pino Insegno.
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Nel 2015, dopo 9 anni di fidanzamento, ha sposato Nicola Radice da cui ha avuto un bambino: il piccolo Christopher che ora ha 5 anni.
Proprio di lui la showgirl ha voluto parlare nella trasmissione pomeridiana di Canale 5.
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Tre anni fa la sua vita è stata sconvolta, il suo piccolo Christopher ha smesso improvvisamente di parlare.
“Dopo un controllo abbiamo ricevuto la diagnosi: disturbo dello spettro autistico. È stato un momento molto difficile, nessun genitore si aspetta di ricevere una notizia del genere”.
Questo è stato il motivo che l’ha spinta ad allontanarsi dai riflettori.
La showgirl ha ammesso di essersi sentita molto male nei primi tempi, ma di aver trovato conforto nella preghiera.
“Mio figlio aveva bisogno di una madre forte e coraggiosa” ha dichiarato, aggiungendo: “mi auguro di vederlo crescere e di riuscire a sviluppare al meglio, insieme a lui, le sue capacità”.
Purtroppo questo non è stato l’unico momento difficile per Ainett Stephens.
Nel 2004 sua madre e sua sorella sono scomparse nel nulla.
La modella ha raccontato che lei e le sue famigliari gestivano insieme un import – export di prodotti per capelli. Sua madre e sua sorella erano partite per Trinidand e sarebbero dovute tornare in Italia per Natale, ma lei non le ha più riviste.
“Dicono che le abbiano uccise, forse bruciate, ma noi non abbiamo seppellito nessuno.”
Ainett ha detto che loro hanno cercato di fare di tutto per ritrovarle, inutilmente.
“Credo molto in Dio e sono quasi certa che le rincontrerò. Non penso sia un addio definitivo”.
Ainett Stephens ha raccontato tutta la sua vicenda, molto probabilmente, per cercare di sensibilizzare circa l’autismo, argomento di cui purtroppo si parla ancora troppo poco.
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