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Postparto

Postparto: i neogenitori possono e devono chiedere aiuto

Published by
Laura D'Arpa

Quando si è neogenitori tutto sembra davvero complicato, ma ci sono alcune cose da poter fare per chiedere aiuto ed essere supportati. Soprattutto le mamme durante il periodo del postparto.

neogenitori

Chiedere aiuto non è mai facile, ma ci sono dei momenti nella vita in cui è assolutamente necessario farlo. E ad esempio uno di questo è il periodo del postparto quando l’arrivo del neonato stravolge non solo la vostra vita, ma anche quella di coppia.

In ogni caso però è necessario comprendere che chiedere aiuto non è mai sintomo di essere cattivi genitori, anzi. Durante il postparto è normale sentirsi disorientati, turbati e anche parecchio stanchi per questo motivo è fondamentale sapersi circondare di persone che possono dare una mano.

Vergognarsi dopo aver chiesto aiuto non è mai la soluzione, ma va fatto con fierezza e nella consapevolezza di star facendo qualcosa di giusto sia per voi sia per il vostro bambino.

E poi essere genitori del tuo piccolo richiede una quantità di energie, tanto che in alcuni momenti ci si può sentire totalmente sopraffatti.

Di certo parlare dei propri sentimenti in un periodo del genere può essere non solo liberatorio, ma dare un senso di grande libertà.

Purtroppo, ancora oggi, ci sono tante donne che per vergogna o per paura non chiedono aiuto e questo può provocare in loro una fase di depressione, di cui in un articolo passato abbiamo parlato approfonditamente.

Se non hai idea di come chiedere aiuto, ecco qualche consiglio su come fare per non sembrare troppo sfacciata o indelicata.

9 consigli per neogenitori nel postparto: chiedete aiuto senza vergogna

1- Cercate di capire quello di cui avete bisogno

Sembra che una delle cose che accade a un neogenitore dopo aver varcato la porta di casa con il nuovo arrivato è il fatto di perdere un po’ di lucidità. Ad un certo punto non ci si rende più conto di quelle che sono le priorità e di ciò che è necessario fare. Per questo aiutarsi con il vecchio metodo della penna e di un foglio di carta può servire a fissare le idee.

Magari un elenco puntato o anche un diario giornaliero dove poter scrivere ciò che si pensa, quello che si sta vivendo in un momento come questo può essere di grande supporto. Insomma la scrittura serve per superare quei periodi di grande caos che a volte tutti noi viviamo. E riuscire a capire quali sono le proprie priorità può essere di grande supporto sia alla neomamma sia al neopapà.

2- Tenete a portata di mano l’elenco scritto

Può sembrare assurdo, ma come si è scritto prima l’elenco scritto fissa le idee. Infatti ha un doppio uso: non solo per te, ma anche per chi ti circonda. In questo modo si può comunicare al proprio compagno tutto quello che c’è da fare oppure a coloro che possono darti una mano. Avere una lista di cose da fare che possono essere delegate a qualcuno è fondamentale. Insomma un espediente che può davvero essere molto utile.

3- Prendetevi cura di voi

Sicuramente tenere pulita e ordinata la casa è importante, ma le neomamme soprattutto devono ricordarsi che è un’attività che viene sempre dopo il tuo bambino e te stessa. Affidarsi agli altri quando si è stanchi e sopraffatte dalle cose da fare è essenziale.  Il benessere delle mamme conta:  per prendersi cura del bimbo, è importante che la mamma stia in forma e soprattutto che si senta bene con il suo corpo.

Ecco cosa dice il dottore Nicholaides a riguardo: “Persisti nel cercare di soddisfare i tuoi bisogni, qualunque essi siano. Se il tuo coniuge non risponde, rivolgiti alla tua famiglia o ai tuoi amici intimi”.

4- La tecnologia è fondamentale

Sono tantissime, ad oggi, le app che si possono sfruttare per avere una vita un po’ più semplice, dall’ordinare cibo direttamente a casa fino alla spesa. Dal momento che esistono tali servizi è importante poterli usare e sfruttare soprattutto in un momento come il postparto in cui stare dietro a ogni cosa è un’impresa titanica.

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5- Il confronto con altre mamme e altri papà oggi è online: sfruttiamolo

Sul web ci sono, soprattutto ora a causa dell’emergenza Covid che stiamo vivendo, sono nati tantissimi gruppi di supporto che aiutano i neogenitori a confrontarsi tra di loro. Sono dei luoghi virtuali in cui ogni donna ad esempio ha la possibilità di raccontare la propria esperienza senza sentirsi giudicata o sotto processo.

Insomma si tratta di gruppi di conforto in cui è possibile trovare sempre una buona parola e un consiglio in più, quando ci si sente perse. Ecco infatti cosa ha dichiarato il dottor Hodos a riguardo: “I social media possono essere un luogo in cui trovare supporto da altre neo mamme e in realtà per connettersi con i gruppi di genitori e altre risorse nella loro comunità. Mentre cerca di far dormire il bambino nel cuore della notte, la mamma può scorrere per tenersi sveglia e persino trovare suggerimenti utili da altri nuovi genitori”.

6- Trovate qualcuno a cui delegare.

Quasi tutti abbiamo qualcuno di cui ci fidiamo e che può fare delle cose per noi. Quando ci sentiamo a disagio nel chiedere, chiediamo a loro di farlo per noi, loro ne saranno felici e noi staremo meglio, suggeriscono gli esperti.

 7- Esternalizzate quello che pensate

In questa fase così delicata, è importante riuscire a comunicare ciò che si prova. Tenersi tutto dentro non è mai la soluzione, anzi può solo fa aumentare la propria frustrazione e risentimento. Parlate sempre con chi volete: con il partner, con i familiari, con gli amici. Qualcuno che vi porgerà una mano ci sarà sempre.

8- Rivolgetevi a un professionista

I consulenti per l’allattamento, i pediatri e i terapisti familiari esistono per un motivo. Ci sono alcune difficoltà con il neonato nei primi suoi mesi di vita che affrontarli con amici o parenti spesso non porta da nessuna parte. Per questo motivo è il caso di rivolgersi sempre ad un professionista.

Questo vale sia se si sente il bisogno di svuotare la propria mente e ritagliarsi, quindi, uno spazio tutto per sé, ma anche se si hanno delle domande sulla cura o l’alimentazione del bambino. Non bisogna mai esitare a consultare il pediatra.

9- Iniziate ad avere conversazioni più frequenti con il vostro partner

Confrontarsi con il proprio partner in questa fase è davvero complicato. Per essere sempre complici e non diventare con il tempo degli estranei è importante comunicare onestamente e al momento giusto. Di questo avviso è anche la terapista matrimoniale e familiare Gabrielle Applebury che su Healthsite suggerisce una strategia: Scegliete un momento per discutere le tue esigenze quando entrambi avete un po ‘di tempo libero e siete in uno stato d’animo rilassato. Chiedete sempre al vostro partner se è un buon momento per discutere di questo argomento prima di lanciarvi”. Continua ancora la terapista: Parlare dei propri bisogni non è una conversazione una tantum, piuttosto è una discussione quotidiana. La cosa migliore che voi potete fare è essere aperti alla flessibilità, sapendo che a volte avrete bisogno di più aiuto dagli altri”.

 E voi unimamme come siete sopravvissute al postparto? E i vostri compagni?

Laura D'Arpa

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