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Covid, le regole per palestre e piscine. Ecco quando potranno riaprire

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valeria bellagamba

Covid, le regole per palestre e piscine. Ecco quando potranno riaprire. Il parere del Cts.

Sono chiuse ormai da mesi e mentre si avvicina la scadenza dell’ultimo DPCM sono in tanti a chiedersi: quando potranno riaprire palestre e piscine? L’attività fisica è fondamentale per la salute di tutti noi. A causa dell’emergenza Covid-19 e delle inevitabili chiusure abbiamo dovuto rinunciarci o ridurla fortemente per lunghi mesi.

Ora il Comitato tecnico scientifico (Cts) ha approvato un nuovo protocollo sulla gestione di palestre e piscine per contenere i contagi da nuovo Coronavirus. Come è stato per bar e ristoranti, tuttavia, si tratta semplicemente di nuove regole per la gestione di queste strutture in caso di loro riapertura. Non di un via libera alla loro apertura in questo momento. Una decisione  questa che, in ogni caso, spetterà al governo.

Scopriamo cosa hanno deciso gli esperti del Cts sulle procedure da seguire e le modalità di svolgimento dell’attività fisica in vista di una riapertura di palestre e piscine. Cosa bisogna sapere.


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Covid, le regole per palestre e piscine: il nuovo protocollo

C’è ancora tempo per la riapertura di palestre e piscine. Nonostante la curva dei contagi di Covid sia stabile, infatti, la situazione epidemica non è ancora al sicuro. Inoltre, ora è sorto il problema delle nuove varianti del virus, più contagiose e che sono comparse in alcune zone d’Italia.

Starà al governo decidere quali misure prendere alla scadenza dell’ultimo DPCM, il 5 marzo prossimo. Le strutture sportive rimarranno chiuse almeno fino a questa data. Mentre il 15 febbraio termina il divieto di spostamento tra Regioni. Anche questo non sappiamo se verrà prorogato o se potremo tornare a spostarci tra Regioni diverse. Nel frattempo, gli esperti del Comitato tecnico scientifico hanno approvato un nuovo protocollo con le procedure e le regole di sicurezza da applicare nelle palestre e nelle piscine.

Le nuove regole, anticipate dal Corriere della Sera, sono state stabilite dal Ministero della Salute con il parere favorevole del Cts e saranno applicate quando le strutture e gli impianti sportivi potranno riaprire.

In vista di possibili riaperture, gli esperti del Cts hanno espresso alcune raccomandazioni: “Si valuta con molta preoccupazione, in questa fase dell’epidemia sostenuta, il riscontro potenziale di aggregazioni tra persone all’interno degli impianti sportivi, soprattutto in ambienti chiusi e confinati. Ma si ritiene particolarmente importante il ritorno alla fruizione delle attività fisiche, soprattutto nei soggetti in età evolutiva e negli individui con patologie croniche e negli anziani, nei quali il benessere psico-fisico acquisisce una dimensione fondamentale sullo stato di salute”.

Dunque, secondo il Cts è ancora presto per riaprire piscine e palestre, ma è raccomandato il ritorno all’attività fisica per bambini, anziani e malati cronici. Comunque, sono state previste le procedure per le diverse modalità di apertura e soprattutto per le diverse forme di esercizio con specifiche norme sul distanziamento fisico.

Riaperture in zone arancione e gialla

In caso di riapertura di palestre e piscine, il Cts consiglia una “riapertura scaglionata delle diverse ed eterogenee discipline sportive di base, improntata al principio di massima cautela“. Sono raccomandate anche diversi tipi di riapertura a seconda dei colori delle zone, corrispondenti a diversi livelli di rischio.

Zona arancione

Nelle Regioni incluse in questa area di rischio, oltre alle attività sportive già consentite nella zona rossa, come jogging e sport individuali all’aperto, sono consentite in palestre, piscine e tensostrutture:

  • le attività sportive di base individuali, anche acquatiche,
  • attività sportive dilettantistiche non di squadra o di contatto;
  • gli allenamenti per le attività sportive di contatto e per gli sport di squadra esclusivamente se svolti in forma individuale, nel rispetto del distanziamento e del divieto di assembramento;
  • attività sportive e di danza indirizzata ai bambini in età scolare, in coerenza con l’apertura delle scuole.

Zona gialla

Nelle Regioni gialle, aggiungono gli esperti del Cts, “oltre alle attività consentite nelle aree ‘zona rossa e zona arancione’, sono consentiti gli allenamenti per gli sport da contatto e di squadra dilettantistico e di base“. Dunque, con qualche concessione in più. In attesa di più ampie riaperture. Nel frattempo, le regole fondamentali restano la prudenza e la gradualità.


LEGGI ANCHE: RIAPERTURA DEGLI IMPIANTI SCIISTICI DOPO OK DEL CTS: LE REGIONI INTERESSATE


Le regole di prevenzione per le attività sportive

Una volta stabilito come, quali e quando palestre, piscine e strutture sportive in genere potranno riaprire, ecco le nuove regole da osservare.

Il distanziamento fisico rimane la regola più importante. Durante lo svolgimento dell’attività fisica, “è obbligatorio mantenere la distanza interpersonale minima adeguata all’intensità dell’esercizio, comunque non inferiore a 2 metri“. Per le piscine, il Cts raccomanda di osservare i 10 metri quadrati per persona.

Le altre regole riguardano l’utilizzo degli spazi comuni negli impianti sportivi:

  • è obbligatoria la pulizia con un prodotto igienizzante delle aree di contatto di ciascun attrezzo dopo ogni utilizzo da parte dell’utente;
  • non lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività fisica, ma riporli in zaini o borse personali, poi a casa lavarli separatamente dagli altri indumenti;
  • utilizzare tappetini propri, in caso di uso collettivo è obbligatorio igienizzarli prima e dopo la sessione di allenamento;
  • bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate;
  • gettare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati (ben sigillati);
  • è vietato l’uso delle docce in palestra.

Nelle palestre e piscine, poi, è obbligatorio l’uso della mascherina per gli operatori. Le strutture, inoltre, dovranno mettere a disposizione degli utenti dispenser con gel disinfettante per le mani. La quantità andrà calibrata sulla superficie della struttura e il numero dei potenziali utenti. Infine i dispenser andranno posti all’ingresso delle strutture e in tutti i punti di passaggio, compresi gli accessi alle diverse aree.

(Adobe Stock)

Che ne pensate unimamme di queste nuove regole? Anche voi non vedete l’ora di tornare in palestra o piscina?

valeria bellagamba

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