Uno studio rivela che la nascita del primo figlio riduce il numero di passi quotidiani. Scopriamo di cosa si tratta.
Una ricerca condotta dall’Università di Jyväskylä ha voluto analizzare gli effetti dei cambiamenti derivanti dalla nascita di un figlio. Dallo studio, peraltro, non è emerso un effetto significativo relativamente al numero di passi effettuati ogni giorno dai neopapà.
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Questo recente studio ha voluto analizzare i cambiamenti, più o meno importanti, che vanno ad influenzare la sia la qualità che la quantità dell’attività fisica giornaliera. I cambiamenti come la nascita di un figlio, il cambio di residenza o anche il luogo in cui si lavora determinano, inevitabilmente, una variazione del numero di passi effettuati quotidianamente.
A tal proposito, un’analisi condotta dalla Facoltà di Sport e Scienze della salute di Jyväskylä, ha fatto registrare che la nascita del primo figlio riduce, anche in maniera significativa, il numero di passi quotidiani effettuati dalle donne, mentre, un aumento si ha con la nascita del secondogenito.
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Dallo studio, pubblicato sul Journal of Physical Activity and Health, non si è registrato un effetto significativo sul numero di passi effettuati quotidianamente dagli uomini.
Il ricercatore Kasper Salin ha precisato che, con la nascita del primo e del secondo figlio, la quantità di passi giornalieri, fondamentali per mantenere in buona salute il nostro sistema cardiovascolare, “diminuisce seppur lievemente anche negli uomini“.
Gli esperti, quindi consigliano di aumentare il numero dei passi giornalieri, prestando attenzione alle nostre scelte. Invece di usare la macchina, ad esempio, si consiglia di andare a piedi, invece, di usare l’ascensore, di usare le scale.
Lo studio, inoltre, ha voluto anche analizzare gli effetti che cambiamenti come il cambio di residenza possono influire sul nostro movimento quotidiano. Nello specifico, ad esempio, passando dalla città alla campagna è emerso che si verifica una diminuzione dei passi quotidiani per quanto riguarda le donne, mentre per gli uomini non è stato notato lo stesso effetto.
Sempre riferito alle donne, è emersa una riduzione dei passi anche con cambiamenti nel tipo di lavoro. In particolare, le donne che lavorano tendono a camminare poco nel corso della giornata.
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