Tutti noi soffriamo di singhiozzo, ma anche il neonato ne è particolarmente soggetto: ecco quali sono le cause che lo provocano e i rimedi.
Per gli adulti il singhiozzo può essere molto fastidioso e, diciamolo, in alcune situazioni anche particolarmente inopportuno. Di solito esistono diversi metodi per farlo passare e nel corso degli anni ne sono stati inventati alcuni anche molto fantasiosi.
In un articolo passato abbiamo parlato dell’argomento, dando qualche consiglio su come gestire il momento in cui il pianto si trasforma in singhiozzo!
Ovviamente, essendo una caratteristica del tutto umana, anche i più piccoli ne sono soggetti. Nei neonati, fortunatamente, il singhiozzo non è né troppo invasivo né dannoso, tanto che può capitare che il neonato abbia il singhiozzo durante il sonno.
Ciò non gli impedisce di dormire sereno e tranquillo.
Di solito il singhiozzo si risolve spontaneamente, ma ci sono alcune occasioni in cui è così insistente da dover ricorrere a qualche rimedio nell’articolo, infatti, daremo qualche consiglio!
Per avere una maggiore conoscenza sul tema, vi consigliamo la lettura di un nostro testo che tratta la questione.
Innanzitutto però partiamo dal capire che cosa sia il singhiozzo.
Singhiozzo: che cos’è?
Si tratta di una contrazione involontaria e ripetuta del diaframma, il muscolo che separa il torace dall’addome. È un meccanismo fisiologico e innocuo che spesso si innesca a causa dell’irritazione del nervo frenico. Il nervo, infatti, si occupa proprio del controllo delle contrazioni del diaframma e quando si irrita può causare questi episodi.
Che cosa lo causa?
Una vera e propria motivazione che induce alla comparsa del singhiozzo ancora non è stata del tutto identificata, ma ci sono alcune cause che sono individuate come tali. Queste sono:
- la rapida ingestione di cibi liquidi e solidi;
- l’ingestione di cibi troppo caldi e troppo freddi;
- crisi di pianto frequenti che provocano l’ingestione di aria;
- improvviso sbalzo di temperatura;
- dilatazione dello stomaco;
- episodi di emotività
Proprio per questo motivo, onde evitare qualsiasi condizione di questo tipo, quando il neonato mangia bisogna stare particolarmente attenti. Infatti soprattutto quando ancora si allatta c’è il rischio che possa ingerire parecchia aria, mentre cerca di attaccarsi al seno o al biberon.
Rimedi
Per gli adulti i rimedi sono tantissimi: come ad esempio tenere il respiro per più di un minuto, essere spaventati, bere un bicchiere d’acqua tutto d’un fiato, favorire uno starnuto, inghiottire rapidamente un cucchiaio di zucchero e tanti altri. Tuttavia con il neoanto questi metodi sono impossibili da eseguire, ecco perché è importante procedere con dei passaggi:
- tenere il bambino in braccio in posizione verticale, appoggiato al proprio petto, mentre si massaggia la schiena per rilassare il diaframma;
- cercare di provocare un ruttino nel bambino, massaggiando la schiena o dandogli delle pacche leggere per eliminare i gas e favorire sempre il rilassamento del diaframma;
- il ciuccio è fondamentale, anche questo aiuta a rilassare proprio il diaframma
Curiosità sul singhiozzo
Non tutti sono a conoscenza del fatto che il singhiozzo compare nel neonato fin quando è in pancia, in particolar modo a partire dall’ottava o nona settimana di gestazione, una notizia davvero curiosa!
E voi unimamme eravate a conoscenza di tutte queste informazioni sul singhiozzo?