Uno studio dell’Università di Riverside, in California, ha dimostrato che ciò che mangiamo nei primi mesi della nostra vita avrà ripercussioni a lungo termine.
L‘alimentazione nella prima infanzia, lo sappiamo, è molto importante, ma ora uno studio dell’Università di Riverside in California dà una nuova prospettiva a questo proposito.
La ricerca di questi scienziati è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Journal of Experimental Biology.
Microbiota intestinale: uno studio con risultati importanti
I ricercatori, a seguito dei test effettuati, ritengono che ciò che mangiamo nella primissima infanzia poi abbia conseguenze per tutta la vita.
Ecco come si è svolto lo studio:
- sono stati utilizzati 4 tipi di topi divisi in 2 gruppi
- i primi hanno ricevuto una dieta poco sana con tanti zuccheri e grassi, chiamata “occidentale”
- i secondi hanno avuto una dieta standard e hanno potuto muoversi molto
- dopo un mese tutti i topi sono stati portati a condizioni normali con un’alimentazione standard per 14 settimane
- a questo punto l’età dei topi corrispondeva a quella dei bimbi di 6 anni
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E’ stato riscontrato che la flora batterica dei topi era molto diversa. Tutti, lo ricordiamo, hanno avuto una identica dieta per 14 settimane su 17 di vita.
Tutto questo dimostra che la capacità metabolica dei soggetti sottoposti a dieta occidentale è minore rispetto alle cavie che hanno avuto una dieta equilibrata fin dall’inizio, insieme all’esercizio fisico.
Questo è stato confermato anche da altri esperimenti con varie specie animali, inoltre l’alimentazione conta più dell’attività fisica.
Bisogna infine sottolineare che le differenze tra le strutture dell’uomo e dei topi non sono tante per questo specifico aspetto e quindi gli scienziati ritengono che gli stessi effetti si possano avere sugli esseri umani.
In pratica quindi, se la dieta nel corso dei primi mesi di vita, dopo lo svezzamento, è ricca di grassi e zuccheri, le conseguenze saranno negative e permanenti.
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Per gli scienziati tutto ciò è determinato dal microbiota intestinale che a sua volta è influenzato dai primi cibi che vengono ingeriti.
Se, in seguito, la dieta migliora in qualità, non si riscontrano grandi cambiamenti nelle specie che colonizzano l’intestino.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questi risultati? Eravate al corrente della fondamentale importanza dell’alimentazione nei primi mesi di vita dei bimbi?