Vaccino AstraZeneca: quando e come va somministrata la seconda dose. Il chiarimento di Aifa.
Vaccinazioni contro il Covid al via anche per la popolazione. Dopo il personale degli ospedali e delle strutture residenziali assistenziali e gli ospiti di queste ultime, tocca alla popolazione generale, a cominciare dagli ultraottantenni.
Molte Regioni hanno già iniziato la vaccinazione degli over 80 , con la prenotazione online degli appuntamenti, su piattaforma web o via telefono.
Con l’approvazione del vaccino AstraZeneca in Italia, e l’arrivo delle prime dosi in Italia, è stato necessario rivedere il Piano nazionale vaccinazioni Covid, perché l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha raccomandato questo vaccino per le persone sotto i 55 anni di età.
In contemporanea con gli anziani, e le ultime vaccinazioni di operatori sociosanitari, potranno essere vaccinate con AstraZeneca altre categorie di persone che non presentano particolari fattori di rischio. Si tratta di giovani e adulti dai 18 ai 55 anni, senza patologie, che operano nei servizi essenziali (dal personale scolastico alle forze armate e di polizia).
A differenza dei vaccini mRNA di Pfizer e Moderna, che prevedono la somministrazione della seconda dose rispettivamente a 21 e 28 giorni dalla prima, per AstraZeneca è previsto un intervallo di tempo più lungo. Secondo le indicazioni degli scienziati che lo hanno sviluppato, la seconda dose del vaccino va somministrata a 4-12 settimane dalla prima. Al riguardo, l’Aifa ha comunicato alcuni chiarimenti sulle modalità di somministrazione di questo vaccino. Ecco cosa bisogna sapere.
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L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha dato alcune indicazioni fondamentali sulla somministrazione della seconda dose del vaccino AstraZeneca. Come abbiamo accennato sopra, il vaccino è consigliato solo nelle persone dai 18 ai 55 anni e senza patologie. Inoltre, secondo le istruzioni della casa farmaceutica, la seconda dose dovrebbe essere somministrata a 4-12 settimane dalla prima. Aifa, tuttavia, ha dato indicazioni precise a questo riguardo, sconsigliando una seconda dose troppo vicina alla prima.
Le informazioni dettagliate e le indicazioni di Aifa sulla somministrazione del vaccino AstraZeneca sono contenute nella circolare del Ministero della Salute: “Aggiornamento vaccini disponibili contro SARS-CoV-2/COVID-19 e chiarimenti sul consenso informato“.
Il vaccino AstraZeneca, si legge nella circolare, è indicato per l’immunizzazione attiva nella prevenzione di Covid-19, malattia causata dal virus Sars-CoV-2, a partire dai 18 anni di età fino al compimento dei 55 anni (54 anni e 364 giorni) in assenza di patologie che aumentino il rischio clinico associato all’infezione da Sars-CoV-2. Per le persone estremamente vulnerabili e con aumentato rischio clinico è raccomandato l’utilizzo dei vaccini mRNA.
Tra le categorie per cui è raccomandato il vaccino AstraZeneca, la priorità di somministrazione sarà per:
Il ciclo di vaccinazione con il vaccino AstraZeneca consiste in due dosi separate (da 0,5 ml ciascuna). L’Aifa, rilevando che i dati attualmente disponibili indicano che già dopo 4 settimane dopo la prima dose si raggiunge un livello di protezione efficace che si mantiene fino alla 12^ settimana e che, quanto all’effetto della seconda dose, questo appare più consistente quanto più ci si avvicina alla 12^ settimana, raccomanda che la seconda dose dovrebbe essere somministrata idealmente nel corso della 12^ settimana (da 78 a 84 giorni) e comunque ad una distanza di almeno 10 settimane (63 giorni) dalla prima dose.
Queste indicazioni, comunque, potranno subire modificazioni nel corso della campagna vaccinale sulla base di nuove evidenze scientifiche. Gli eventuali aggiornamenti saranno comunicati dal Ministero della Salute.
Nei prossimi giorni, il vaccino AstraZeneca sarà utilizzato per dare il via libera alla vera e propria campagna di vaccinazione di massa, iniziando dalle categorie indicate dal Ministero della Salute: insegnanti e personale scolastico in genere, forze dell’ordine e detenuti.
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La circolare del Ministero della Salute contiene anche alcune importanti precisazioni sul consenso informato. Si tratta del documento che le persone devono firmare prima della vaccinazione e con il quale accettano il trattamento sanitario e dichiarano di essere state informate in merito alle modalità e alle conseguenze.
Nella circolare si legge che “in merito al consenso informato vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19, la manifestazione di consenso sottoscritto in occasione della somministrazione della prima dose è valida per tutto il ciclo vaccinale, comprensivo di prima e seconda dose. Non è pertanto necessario compilare nuovamente il modulo di consenso all’atto della seconda dose vaccinale”.
Infine, riguardo “alla scheda anamnestica, la verifica dello stato di salute e/o di patologia anche in occasione della seconda somministrazione si pone quale elemento imprescindibile per la decisione di procedere alla vaccinazione da parte del personale sanitario. In ragione di ciò, è necessaria una verifica da parte del personale sanitario preposto alla vaccinazione in merito ad eventuali modificazioni dello stato di salute e/o di patologia intercorse dopo la somministrazione della prima dose, ivi compresi eventuali reazioni avverse e/o effetti collaterali, da annotarsi nella scheda anamnestica”.
La circolare del Ministero della Salute si trova a questo link: https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2021&codLeg=78775&parte=1%20&serie=null
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