E’ ormai noto quanto la figura dei nonni ricopra un ruolo fondamentale nello sviluppo emotivo dei bambini: dalla scienza ora arriva un’altra spiegazione, ecco perchè la nonna materna è così importante. Scopriamo il motivo!
La figura dei nonni è, senza dubbio, di fondamentale importanza: già in passato avevamo parlato di ricerche che avevano dimostrato l’enome importanza di queste figure nel processo di sviluppo emotivo del bambino. I nonni sono sempre più moderni e reattivi e si occupano molto più attivamente dell’educazione dei nipoti.
I bambini che crescono con i nonni sono più sicuri e felici e arricchiscono le proprie capacità affettive e comunicative.
Uno studio, inoltre, tra tutti i nonni, rivela la fondamentale importanza della nonna paterna nello sviluppo del bambino. Scopriamo insieme il perché.
Secondo le credenze popolari, le nonne materne sono più “speciali” per i nipoti rispetto alle nonne paterne: queste credenze, tuttavia, sono state confermate da uno studio scientifico. A spiegarlo è, infatti, la Dottoressa Karen L. Fingerman in uno studio intitolato The Role of Offspring and In-Laws in Grandparents’ Ties to Their Grandchildren (Il ruolo della prole e dei suoceri nei legami dei nonni con i loro nipoti).
Secondo lo studio condotto dalla Fingerman, professoressa di sviluppo umano e scienze della famiglia all’Università del Texas, madri e figlie restano più in contatto rispetto a madri e figli maschi o padri e figlie femmine. In virtù di questo solido legame mamma-figlia, i figli delle madri avrebbero rapporti più calorosi con i nonni materni.
Inoltre, sempre secondo la dott. Fingerman, il rapporto tra nuora e suoceri influenza il legame con i nipoti più di quanto non faccia il rapporto tra genero e suoceri. Di conseguenza, questi rapporti si riversano sul legame tra i nipoti e i nonni materni.
La preferenza di uno dei nonni – di solito la nonna – per un nipotino, inoltre, ha molto a che vedere anche con la genetica. Per familiarità, infatti, molto spesso una madre tende ad affidare i propri figli alla nonna materna piuttosto che a quella paterna.
In un altro studio, condotto da M.A.Euler e B.Weitzel dell’Università di Kassel, è stato sottoposto a un campione di 1867 soggetti un semplice quesito:
“Quanto spesso ciascuno dei suoi nonni si occupava di lei quando era piccolo?”.
La risposta a quel quesito, poi, andò a confermare quanto già detto in precedenza.
Nelle conclusioni, è emerso che ad essere più premurosa sia in media la nonna materna, seguita dal nonno materno e dalla nonna paterna, per ultimo il nonno paterno.
“Mentre la maternità è sempre certa oltre ogni ragionevole dubbio, della paternità non si può in ogni caso essere altrettanto sicuri. Questo spiegherebbe, secondo i due ricercatori tedeschi, il primato delle nonne materne nelle premure verso i nipoti: “Il grado più alto di certezza che il bambino sia davvero suo nipote ce l’ha la nonna materna; il più incerto, per contro, è il nonno paterno, che non può essere sicuro né della propria paternità né di quella del figlio”, si legge nelle conclusioni dei ricercatori tedeschi.
Dunque, che sia una mera casualità o un vero e proprio “istinto” dettato dalla genetica, la nonna materna resta sempre quella – tra i nonni – che tenderà a sviluppare un legame più solido con i nipoti.
Ovviamente questi studi sono esuli dalle varie dinamiche familiari che si vanno a sviluppare nelle diverse famiglie.
E voi Unimamme, eravate a conoscenza di questi studi? Che ne pensate?
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