Durante la puntata de “La Caserma” andata in onda il 16 Febbraio, non poche lacrime sono state versate: al centro della scena due generazioni di ragazzi del 99 a confronto. Scopriamo la storia!
Un nuovo appuntamento con “La Caserma” questo andato in onda straordinariamente di Martedì, 16 Febbraio. Solo la scorsa settimana, le reclute avevano assistito a un’importantissima lezione sul ruolo delle donne durante le guerre e sulla storia dei “figli della guerra”.
Questa settimana, un’altra lectio magistralis di Aldo Cazzullo ha suscitato la commozione nei ragazzi. Due generazioni, infatti, sono state messe a confrono: quella del 1899 e quella del 1999. Sono bastati solo cento anni storia per cambiare le menti dei giovani e assicurargli una vita completamente diversa.
Il docu-reality, prodotto da Blu Yazmine, giunto ormai alla quarta puntata, sta realizzando un grandissimo successo, segno che il format ha fatto breccia nel cuore dei telespettatori.
Una nuova profonda e commovente lezione è stata impartita alle reclute de La Caserma, i giovani che si sono prestati all’esperimento di Blu Yazmine. Questa volta, la lezione del giornalista Aldo Cazzullo ha voluto raccontare un momento di storia molto importante.
Il tema principale della lezione, infatti, è stata la Grande Guerra. Due generazioni sono state messe a confronto: quella del 1899, composta da inesperti ragazzi che si sono ritrovati in trincea da un giorno all’altro, e quella del 1999 di cui la maggior parte dei partecipanti del reality fa parte.
Le reclute hanno potuto toccare il suolo sul quale tanti ragazzi come loro hanno perso la vita e hanno potuto ascoltare le loro storie raccontate dagli Alpini. I ragazzi del 1899 erano giovanissimi mandati in prima fila per combattere in difesa della propria Patria.
Di questa generazione mandata alla morte, è testimonianza la lettera dell’Alpino Adolfo Ferrero: un giovane che, dopo aver capito di andare in contro a morte certa, ha affidato la sua lettera straziante al suo attendende, congedandosi dai genitori e dalla sorella Nina.
“Essere italiani è un’opportunità e una responsabilità fatta di valori morali“, ha ricordato Cazzullo ai ragazzi di oggi.
I partecipanti de La Caserma hanno risposto a questo racconto con grande commozione: “Dobbiamo ringraziare questa generazione se la nostra può vivere in modo così tranquillo“, ha dichiarato Andrea Rosa, una delle ultime reclute giunte a Levico Terme.
“Se fossi stato io, sarei morto il primo giorno“, ha ribadito William Lapresa.
E voi Unimamme, avete visto la puntata? Che ne pensate di queste lezioni di storia e di come stanno reagendo i ragazzi?
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