La decisione sulla riapertura degli impianti sciistici è una tematica ampiamente discussa da parecchio tempo. Sappiamo bene che in Italia sciare è uno degli svaghi più gettonati. A tal proposito infatti, è anche una di quelle attività da monitorare per contenere l’incremento dei contagi. Scopriamo insieme quali sono state le ultime direttive in merito agli impianti sciistici e alla loro riapertura.
Tutt’ora, nonostante la suddivisione in colori delle regioni, che regole e misure di contenimento ad hoc, l’Istituto della Sanità Superiore afferma in un suo rapporto che i numeri sono ancora preoccupanti, e il numero dei contagi è elevato.
I dati riportano un incremento delle varianti del virus in circolo e i casi sono elevati, c’è molta tensione e polemica riguardo la riapertura degli impianti sciistici.
Il Cts, dopo un’attenta analisi dei dati, ha suggerito al Ministero della Salute, nel corso di venerdì scorso, di non riaprire.
Infatti, il mutamento del virus, con le sue varianti, sta modificando le condizioni epidemiologiche e di conseguenza una decisione definitiva spetta al governo.
Impianti sciistici: chi aveva firmato per la riapertura
Nonostante sia una situazione di incertezza e non si sappia effettivamente cosa accadrà nei prossimi mesi, data l’attuale situazione epidemiologica, i Presidenti di alcune regioni – maggiormente coinvolte nell’attività sciistica – si erano espressi sulla questione.
Infatti, sembrerebbe che ieri, 14 Febbraio, Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia, avesse firmato il decreto che prevedeva la riapertura degli impianti sciistici, le stazioni e i comprensori sciistici. Il governatore sosteneva, infatti, che la decisione di riapertura fosse basata sui dati, che seppur critici, avevano consentito alla regione il rientro nella zona gialla.
Motivo per cui, adottando tutte le precauzioni, il governatore prevedeva di dare ai cittadini la possibilità di svolgere quest’attività, nel rispetto delle regole evitando assembramenti. Secondo questo decreto, gli impianti avrebbero aperto intorno al 19 febbraio fino al 5 di marzo.
Anche il presidente della regione Veneto, Zaia, aveva firmato proprio ieri, l’ordinanza per la riapertura degli impianti sciistici, prevista per il 17 febbraio. Infatti, attendendosi alle linea guida nazionali, con una capienza del 30% di posti disponibili negli impianti sciistici, si sarebbe potuto accedere agli impianti.
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La risposta del governo sulla riapertura degli impianti sciistici
Tutte proposte meritevoli, stroncate però dalla decisione del governo, giunta ieri in tarda serata e che prevede il rinvio della riapertura almeno fino al 5 di marzo.
Nella giornata di domenica, i gatti della neve erano già pronti a pulire gli impianti sciistici, azione sospesa per via delle nuove direttive del nuovo Ministro Speranza, in accordo con il Comitato Tecnico Scientifico.
Nel comunicato, inoltre, il Ministro dichiara:” il governo si impegna a compensare al più presto gli operatori del settore con adeguati ristori.”
Con molti dubbi e incertezze, il mondo dello scii e tutti i suoi amatori attendono con ansia di capire effettivamente cosa succederà, se si potrà avere uno spiraglio di “normalità” intrattenendosi con questo sport.
Inoltre, i cittadini sono dubbiosi riguardo alle possibili decisioni del Presidente del Consiglio di Mario Draghi, in merito all’emergenza sanitaria ed economica del paese.
Unimamme e voi che ne pensate? Siete favorevoli o contrari alla riapertura degli impianti sciistici?