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La storia di un “uomo buono” che ha aiutato un bambino africano: il racconto virale

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Maria Sole Bosaia

Un ragazzo di origine africana ha raccontato la sua amicizia con un uomo generoso che lo aveva aiutato quando era bambino, permettendogli di studiare. Una storia che merita di essere conosciuta!

stretta di mani – fonte Adobe Stock

Unimamme, oggi vi raccontiamo una bella storia di integrazione e solidarietà accaduta in Italia.

A renderla nota, con un post e una foto su Facebook, nel gruppo facebook Africani in Italia, è stato Massamba, un trentasettenne di origine africana arrivato nel nostro Paese a fine anni Novanta.

Ecco come ha iniziato il suo racconto, diventato poi virale.

Gianni e Massambra: storia di un’amicizia bellissima

Gianni e Massamba fonte: Africani in Italia

Massamba, originario del Senegal, ora vive a Milano, è sposato e ha 4 figli. Quando era bambino si è trasferito con i suoi genitori dall’Africa a Gozzano, in privincia di Novara.

Vi presento Gianni un uomo eccezionale, una brava persona.
Ci siamo conosciuti nel aprile del 98, io avevo 11 anni. Appena arrivato dal Senegal, timido non conoscevo nessuno”.


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Il trentasettenne ha proseguito spiegando che Gianni, un operaio di Gozzano, abitava vicino a lui e, un giorno, l’uomo gli ha chiesto di aiutarlo a scaricare la legna da un camion, e Massamba l’ha fatto.

Quando Gianni gli chiese se a settembre sarebbe andato a scuola il ragazzino, Massamba, gli rispose che non lo sapeva, perché i libri costavano.

Alla fine il generoso vicino si offrì di pagargli i libri. “Mi permise di andare a scuola e oltre quello ogni giorno alla una mi aspetta davanti alla porta si casa sua, trovavo la pizza pronta con una bibita di Coca-Cola, guardava i compiti mi da una mano”.


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Gianni non si occupava solo di Massamba, ma aveva anche una madre e due fratelli malati che vivevano con lui. Era andato in pensione prima per assisterli.

Ogni volta mi diceva, quando io avrò bisogno non ci sarà nessuno, e io con grande orgoglio li dicevo ci sarò io, e lui io a te chiedo solo una cosa, al mio funerale ci devi essere, e io dai Gianni non dire cazzate“.

Nel 2007 Massamba ha perso il lavoro e così ha deciso di trasferirsi a Milano in cerca di nuove opportunità, ma non si è dimenticato del suo amico. Ogni fine settimana tornava e andava a trovarlo.

La foto condivisa da Massambra risale al 2014, purtroppo dopo un mese Gianni morì da solo, in casa.“Io lo seppi nel momento in cui si stava svolgendo il funerale”. 

Massamba lasciò il lavoro e fece una corsa assurda ma arrivò tardi: “Da allora porto un dolore enorme” spiega. Piange spesso ricordando il suo amico e lo sogna persino.

” Non incontrerò mai più una persona buona e gentile come il mio Gianni.” conclude.

Davvero una vicenda stupenda di amicizia e reciproco sostegno.

Unimamme, vi è piaciuta questa storia che mostra come con un piccolo gesto si può davvero cambiare la vita di una persona?

Maria Sole Bosaia

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