Educare i figli non è semplice. Lo sanno bene tutti i genitori e ne è consapevole anche Gigi De Palo, Presidente Nazionale del Forum delle Associazioni Familiari, che è papà di 5 figli. De Palo ha condiviso un potente messaggio assieme a un video con il figlio più piccolo, Giorgio Maria.
Unimamme, oggi vi parliamo di Gigi De Palo, papà, marito e Presidente Nazionale del Forum delle Associazioni Familiari.
Nel 2018 De Palo, che è anche autore di alcuni libri come “Adesso viene il bello” e “Ci vediamo a casa“, “La famiglia e altri meravigliosi disastri“, è diventato padre del suo quinto figlio, Giorgio Maria, un bimbo con la Sindrome di Down.
Proprio il piccolo Giorgio è protagonista dell’ultimo video postato alcuni giorni fa da questo papà.
Nel filmato, postato su social media, come Instagram e Facebook, il papà cerca di aiutare il figlio minore a distinguere la carta del leone, insistendo un po’ e riuscendo, alla fine, a portare a casa il risultato.
Su Facebook De Palo, che è molto impegnato in ambito sociale ed è stato anche assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai giovani di Roma, ha pubblicato un post dal titolo: “EDUCARE E’ UN DOLORE E UN LEONE”.
Ecco come ha esordito: “sarebbe bello se decidessimo una cosa e poi non la dovessimo più difendere. Essere un marito, un padre e anche un cittadino, però, non è qualcosa che decidi una volta e poi basta. Magari si potesse fare. Una botta e via. Macché…”
De Palo prosegue citando il contadino che lavora quotidianamente il suo pezzetto di terra, con le erbacce da estirpare e l’acqua da dare.
Questo è un lavoro ripetitivo che però nasconde bellezza secondo lui.
“E così un figlio che sbaglia potrebbe sbagliare di nuovo“.
Purtroppo, aggiunge questo papà, con i figli non basta parlare di concetti astratti come il bene e il male.
“Sarebbe molto meno faticoso riempirgli la testa di nozioni e concetti, convinto così di educarlo. Invece educare è una sfida, una fatica, un dolore.”
Questo papà, prosegue: “Sì, un dolore, perché abbassarsi a disinfettare le ginocchia sbucciate fa male alla schiena, così come vedere un figlio che piange fa soffrire.”
Poi allarga il discorso alla moglie: “Stessa cosa con una moglie: sarebbe bello rinchiudersi in una stanza, raccontarsi i propri difetti, dirsi le cose che ci fanno soffrire e poi avere la certezza di non essere mai più feriti dall’altro. Ci eviteremmo tanti litigi. Ma non funziona così: ogni giorno è una battaglia. Una lotta. Una semina”
De Palo, diventato celebre anche per le sue manifestazioni dei passeggini vuoti contro l’aumento dei rincari negli asili nido romani, in un post precedente su Instagram ha spiegato perché è diventato padre di 5 figli.
“Mi tremano i polsi solo a pensarci” spiega De Palo che sottolinea di non averlo fatto perché in Italia convenga o ci siano agevolazioni fiscali.
“L’ho fatto perché era bello. Perché non desideravo altro“.
De Palo scrive che non desidera altro che i giovani laureati lascino il loro Paese per realizzare i loro sogni lavorativi.
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L’ex assessore alla famiglia ha un pensiero anche per le donne che devono nascondere il pancione per il timore di essere licenziate.
“L’Italia è un gran bel posto dove mettere al mondo un figlio, ma se lo fai vieni abbandonato”.
Questo papà sottolinea sottolinea che, nel nostro Paese, i bambini vengono considerati un peso, un interesse particolare e non un bene comune.
Durante questa pandemia le famiglie, secondo lui, hanno avuto il peso più grande sulle loro spalle. ed è convinto che senza famiglia non c’è futuro. Senza figli non c’è speranza.
“Siamo un Paese che sta morendo e non riusciamo a fare nulla per fermare questa emorragia demografica“.
Succede infatti che si possa diventare poveri perché si è messo al mondo un figlio. De Palo dunque invita a investire parte del recovery fund in misure di sostegno alle famiglie.
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“Questo Paese o riparte dalle famiglie o game over!”.
Un messaggio che condividiamo fortemente!
Unimamme, voi cosa ne pensate?
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