Una giovane donna russa di 23 anni e un uomo di 56 anni hanno confidato il sogno di mettere su una grande famiglia. La coppia al momento ha 11 figli ma ha fatto sapere di non avere nessuna intenzione di fermarsi qui. I due, infatti, sognano ben 105 figli
I protagonisti di questa storia sono Christina e Galip Ozturk, incontratisi per la prima volta mentre erano in vacanza nella città turistica di Batumi, in Georgia. Il loro è stato amore a prima vista e i due, peraltro, hanno scoperto di essere accomunati dallo stesso sogno: avere 105 figli.
Il loro incontro è stato amore a prima vista, diconow232w\2q1. Christina, parlando di lui, infatti, lo descrive come il suo “mentore, la sua guida e un principe delle fiabe“.
Galip, invece, ha riferito di aver pensato subito: “È così facile stare con lei, ha sempre un sorriso sulle labbra e allo stesso tempo è timida e misteriosa”. L’uomo ha dichiarato di aver sempre sognato una moglie come lei ‘”un diamante non tagliato dove ho visto che cuore puro e gentile aveva“. Di conseguenza, la coppia ha deciso di fare sul serio e di andare a vivere insieme.
Alla tenera età di 17 anni, Christina ha partorito la sua prima figlia Vika con la quale, appunto, dopo aver conosciuto Galip, ha deciso di trasferirsi a Batumi, dal ricco magnate 56enne.
Christina ha spiegato di aver condiviso con Galip il suo sogno di avere tanti figli e che lui non ha mostrato alcuna obiezione al riguardo. Inizialmente, avevano deciso di avere un bambino ogni anno, tuttavia, si sono resi conto conto che la capacità riproduttiva di Christina non poteva soddisfare le loro esigenze.
Anche se Christina non ha escluso di partorire altri bambini biologicamente, ha deciso di ricorrere alla maternità surrogata. Dopo Mustafa, nato a marzo del 2020, sono seguiti rapidamente, Maryam, i gemelli Alice e Airin, Mekhmet, Lokman e, l’ultima arrivata, Olivia, nata lo scorso gennaio 2021.
La coppia ha raccontato il processo di scelta delle donne: devono essere giovani donne, con precedenti gravidanze alle spalle, e che non abbiano cattive abitudini o dipendenze. Inoltre sono sottoposte ad una consulenza psicologica per accertare che siano pronte a portare a termine la gravidanza e, soprattutto, a rinunciare al bambino una volta nato.
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A tal proposito, Christina ha spiegato: “la clinica di Batumi sceglie madri surrogate per noi e si assume la piena responsabilità del processo. Non conosciamo personalmente le madri surrogate e non abbiamo contatti diretti con loro al fine di evitare problemi dopo la gravidanza“, ha spiegato ancora la donna. Ogni tipo di comunicazione si svolge mediante la clinica, di conseguenza, la coppia controlla solo i risultati dei test.
Non è stato sempre facile, però, ha affermato la Ozturk. Una volta, infatti, una delle madri surrogate voleva tenere il bambino dopo la sua nascita ma, non avendo diritti per la legge, ha dovuto consegnare il bambino a loro.
A differenza di quanto si possa credere, Christina ha fatto sapere di non avere un “esercito di tate” ma di trascorrere più tempo possibile con i suoi 10 figli. La donna ha spiegato che si accerta personalmente che ai suoi figli vengano date le cure e le attenzioni necessarie.
Christina ha anche rivelato come tutti i bambini dormino tranquillamente e senza pause “dalle 20:00 alle 6:00″ . Nonostante questo, però, ha ammesso che prendersi cura di un numero così elevato di bambini è più difficile di quanto si aspettasse.
La donna ha, inoltre, precisato che l’educazione dei bambini avviene rigorosamente secondo le sue istruzioni. E’ lei, ad esempio, che istruisce su cosa leggere ai piccoli “in quale ordine e a che ora e con quale durata“.
“Se il bambino inizia a piangere, proibisco di prenderlo tra le braccia” ha raccontato. Secondo Christina, infatti, piuttosto che prenderlo in braccio il bambino andrebbe distratto per calmarlo.
Per quanto riguarda l’alimentazione, la donna ha fatto sapere che i piccoli consumano solo cibi “fatti in casa e niente cibi pronti. “Il cibo è rigorosamente secondo grammi – non un grammo in più, non un grammo in meno“, ha spiegato. Tra l’altro, alle tate chiede di fotografare il pannolino sporco di ciascun bambino così da costatare con i suoi occhi “se il contenuto è di buon colore e consistenza“. Non solo, ad aiutare la donna c’è anche la figlia maggiore Vika che molto spesso che ama prendersi cura dei suoi fratellini.
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Nel nostro Paese, la maternità surrogata è vietata dall’ordinamento, di conseguenza, violare tale legge comporta ripercussioni di tipo penale e amministrativo nei confronti di coloro che favoriscono questa pratica. Nello specifico, ci si riferisce ai medici, agli infermieri o alle cliniche che si pongono come tramite per le coppie che cercano un figlio utilizzando questa pratica. Per lo Stato italiano, infatti, la madre naturale resta colei che partorisce il bambino.
Nel caso di Christina e Galip, invece, lo stato della Georgia ha reso legale la maternità surrogata a partire dal 1997 nel caso di coppie eterosessuali e sposate. Di conseguenza, una volta nato, il bambino viene affidato automaticamente a chi ha fornito il materiale genetico ai fini del concepimento. La madre surrogata, dunque, non ha alcun diritto.
Prima di restare incinte, infatti, tutte le madri surrogate hanno firmato a Galip e Christina i documenti legali che attestano che i bambini sono geneticamente loro.
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