Suor Ann, in Myanmar, si è inginocchiata davanti alla polizia schierata in tenuta anti sommossa. La foto è diventata virale.
In Myanmar si sta svolgendo un colpo di Stato. Dopo 10 anni di democrazia le violenze, che comprendono l’arresto di numerosi manifestanti, sono in atto dal 1 febbraio scorso.
Il Paese, in queste ultime settimane, si è sollevato contro gli autori del golpe che hanno sottratto l’autorità a Aung San Suu Kyi, eletta democraticamente nel novembre del 2020.
Tutto questo per parlarvi di una foto diventata virale e che vede protagonista una suora.
Stiamo parlando di suor Ann Nu Thawng, della congregazione religiosa di San Francesco Saverio che, in una delle strade di Myitkyina, capitale dello Stato Kachin, all’estemo nord di questo martoriato Paese, si è inginocchiata, piangendo, davanti alle squadre della polizia in tenuta anti sommossa e pronte a caricare.
La religiosa ha alzato le mani in segni di pace, supplicando di smettere di arrestare i manifestanti.
A condividere la potente immagine su twitter, diventata poi virale e finita sulle testate internazionali è stato il Cardinal Charles Bo, arcivescovo di Yangon.
Questa, ben presto, è diventata l’immagine simbolo delle manifestazioni. Il cardinale, a sua volta, segue con apprensione l’evolversi della situazione.
Ecco che cosa scrive: “oggi, la rivolta è stata grave a livello nazionale”, “la polizia sta arrestando, picchiando e persino sparando alle persone. In lacrime, suor Ann Nu Thawng implora e ferma la polizia affinchè smetta di arrestare i manifestanti”.
Il gesto non violento di questa suora coraggiosa non è sfuggito a nessuno. Il direttore di Gloria News Journal, Joseph Kung Za Hmung, ha parlato di suor Ann come di un modello per i leader della Chiesa.
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Il direttore del primo giornale web cattolico del Myanmar ha commentato che vescovi e sacerdoti devono uscire dalla loro comfort zone e prendere esempio da suor Ann.
“Più di 100 manifestanti hanno potuto trovare riparo nel suo convento. Li ha salvati dal pestaggio brutale e dall’arresto della polizia”, ha spiegato il direttore e come si legge su Huffington Post.
La Chiesa vorrebbe quindi fare da tramite tra le parti in lotta evitando che altro sangue venga sparso.
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La situazione, comunque resta precaria.
Noi ammiriamo il gesto di suor Ann e speriamo che altri seguano il suo esempio, mettendo fine al conflitto.
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